PALERMO - Se Vincenzo Florio - uno degli uomini più ricchi del suo tempo e creatore esattamente 110 anni fa dell'omonima Targa - fosse oggi ancora vivo lo si vedrebbe...
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Non caso, dunque, la Casa del Tridente ha scelto questi luoghi, e addirittura la Tonnara Florio per lanciare l'ultima generazione della Quattroporte, con cui Maserati intende ribadire la sua leadership nel segmento delle berline luxury ad altissime prestazioni. Una volontà ribadita dal debutto delle versioni GranLusso e GranSport che inaugurano una nuova strategia di gamma dopo tre anni e mezzo di successo senza precedenti (oltre 24.000 clienti in 72 diversi Paesi) sui mercati internazionali. Quattroporte GranSport debutta commercialmente nel prossimo mese di luglio, la GranLusso in ottobre, con prezzi che variano da 99.867 a 161.585 euro a seconda dei motori.
Caratterizzata esternamente dalla nuova griglia ispirata all'Alfieri e già presente nel Levante, la sesta generazione della Quattroporte rafforza il suo look esclusivo e sportivo anche con la rinnovata linea degli scudi paraurti, con profilo nero opaco all'anteriore ed estrattore nero opaco al posteriore. Nuove anche le minigonne laterali in nero opaco e gli specchi retrovisori esterni modificati per incorporare nuovi contenuti tecnologici. Un intervento sul design che è servito anche a migliorare sensibilmente l'aerodinamica (-10% la resistenza all'avanzamento) e a ridurre i consumi in autostrada fino al 3%.
Spicca nel frontale - anche se risulta perfettamente invisibile - l'Air Shutter a regolazione elettrica tra la griglia e il radiatore, che permette una regolazione ottimale della temperatura dei liquidi motore e che insieme ai nuovi paraurti, ai convogliatori e al fondo piatto, migliora la resistenza aerodinamica della vettura del 10% consentendo allo stesso tempo di ridurre i consumi in marcia autostradale fino al 3%. Provata proprio sulle strade della Targa Florio, insidiose quasi come il traffico di Palermo, la Quattroporte evidenzia, nonostante le dimensioni 'rispettabili' (è lunga 5 metri e 26) di essere una perfetta auto sportiv, maneggevole e sempre guidabile, adatta anche a compiti di rappresentanza vestita com'è con i più eleganti abiti sartoriali italiani.
Nella versione GranLusso, ad esempio, lo spirito "top" è enfatizzato dagli interni firmati Ermenegildo Zegna, con l'esclusivo rivestimento 100% seta per sedili, porte, cielo abitacolo e pantine parasole. Sono invece esclusivi della GranSport i cerchi Titano da 21 pollici, le pinze freno in colore rosso, gli inserti blu sul Tridente anteriore e il logo Saetta laterale e, a richiesta, la calandra con finitura nera lucida. Nella Quattroporte GranSport, oggetto del nostro test, l'intonazione dell'abitacolo è più vicina a quella del mondo delle supercar, con sedili anteriori e posteriori più scolpiti, con un nuovo volante sportivo disponibile nelle varianti versioni in fibra di carbonio o tutta pelle. Le palette al volante in alluminio sono perfette per dominare la trasmissione a 8 rapporti e, con questa, le straordinarie capacità del motore V8 prodotto da Ferrari.
Un gioiello da 530 cv e 650Nm (tra 2.000 e 4.000 giri) di coppia, valore che può essere incrementato con la funzione automatica di overboost fino a 710 Nm. Cifre, queste, che possono sembrare aride ma che - quando sono accompagnate dal suono di questo motore, una vera sinfonia - fanno vivere nel solo avvicinarsi agli incredibili risultati dinamici (310 km/h di velocità massima, 4,7 secondi per passare da 0 a 100) una gamma di emozioni che nessuna superberlina tedesca è in grado di assicurare.
Il Gazzettino