La Renault rimarrà in F1, determinante l'introduzione del budget cap

La Renault F1
Il mal di testa che negli ultimi giorni aveva colpito i responsabili di Liberty Media, proprietari della Formula 1, è finalmente svanito. A far venire l'emicrania era...

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Il mal di testa che negli ultimi giorni aveva colpito i responsabili di Liberty Media, proprietari della Formula 1, è finalmente svanito. A far venire l'emicrania era la possibile, e quanto mai reale, eventualità che la Renault uscisse dal mondiale al termine della stagione 2020. La grave crisi determinata dal Covid-19 che ha colpito il costruttore francese, con centinaia di migliaia di auto non vendute e il conseguente licenziamento di almeno 15.000 lavoratori e un piano di risparmi di 2 miliardi di euro, aveva messo gli investimenti necessari per il team di F1 in fondo alla lista delle priorità. E non poteva essere diversamente.


Ma venerdì scorso, Renault ha annunciato che proseguirà il proprio impegno nel Mondiale. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato Clotilde Delbos: "Confermo che rimaniamo in F1. L'introduzione del tetto alle spese per noi è positivo, perché dovremo investire meno in paragone ad alcuni nostri avversari". Dunque, il budget cap a 145 milioni di euro ha salvato la Renault da quello che pareva essere cosa ormai certa: il ritiro. Merito dunque a Liberty Media per avere lottato per imporre il budget cap che non solo ha aiutato Renault, ma anche team come McLaren, Haas e Williams, a sopravvivere in F1. Non solo, con il tetto di budget limitato per tutti, potrebbe essere più facile accogliere qualche nuova squadra.

Per quanto riguarda Renault, ciò non toglie che sia tutto rose e fiori. Per tornare profittevole, l'azienda dovrà tagliare quasi 15 mila posti di lavoro: 4600 nella sola Francia, 10 mila nel resto del mondo. La produzione, dai 4 milioni di veicoli del 2019, scenderà entro il 2024 a 3,3 milioni, con modifiche nelle strategie di utilizzo dei vari stabilimenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino