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Lo avevamo pronosticato alla vigilia del Mondiale F1: la McLaren, che da quest'anno adotta il motore Mercedes dopo aver salutato la power unit Renault, può essere la sorpresa della stagione. E difatti, si è subito proposta come la terza forza del campionato incamerando un bottino di 18 punti nella prima prova iridata in Bahrain. La crescita della McLaren è iniziata da un paio di anni e si è consolidata nel 2020 quando dopo una lunga battaglia con le rivali Racing Point e Renault, ha conquistato la terza posizione nella classifica costruttori. Una medaglia di bronzo a lungo inseguita dal team britannico, che dopo i fasti degli anni Ottanta e Novanta, è pian piano precipitata nell'anonimato. Cambiate alcune figure chiave nello staff tecnico, da cui anche il tonfo con il motore Honda che non si adattava al telaio, un passo decisivo è stato anche l'arrivo di Andreas Seidl (ex Sauber BMW in F1 ed ex Porsche LMP1) nel ruolo di team principal, che ha messo ordine. L'americano Zak Brown, proprietario della squadra che fu di Ron Dennis, non aveva cominciato col piede giusto, ma compresi gli errori ora guida una squadra piena di ambizioni.
Certo, Mercedes e Red Bull sono ancora lontane, ma l'intenzione è quella di confermare la terza posizione nella classifica costruttori e di non farsi sfuggire le occasioni che si presenteranno quando i piloti di Toto Wolff e di Christian Horner incontreranno qualche difficoltà, puntando così al podio.
Il Gazzettino