La Ferrari saluta il 2020 e presenta il 2021 con Sainz a Maranello mentre Binotto afferma: "Obiettivo il 3° posto"

Nella foto, Carlos Sainz per la prima volta sulla Ferrari
Venerdì 19 dicembre sarà una giornata difficile da dimenticare per Carlos Sainz. Lo spagnolo, toltosi la tuta McLaren, è sbarcato a Maranello e indossata la...

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Venerdì 19 dicembre sarà una giornata difficile da dimenticare per Carlos Sainz. Lo spagnolo, toltosi la tuta McLaren, è sbarcato a Maranello e indossata la maglietta rossa di ordinanza ha dialogato con il nuovo compagno di squadra Charles Leclerc, con il team principal Mattia Binotto e gli ingegneri, in particolare Riccardo Adani che lo seguirà in pista. Poi, infilatasi la tuta rossa, si è calato nell'abitacolo della SF1000 per adattare il sedile alle sue esigenze che poi utilizzerà sulla Ferrari SF21, così verrà chiamata la monoposto del prossimo anno che debutterà nei test pre campionato che si terranno a Barcellona dall'1 al 3 marzo.

"La nuova Ferrari la sveleremo direttamente in pista", ha dichiarato Binotto. Ed è una novità per la squadra italiana, che ha sempre presentato in pompa magna le proprie monoposto. Si torna dunque al 2006 quando la 248 venne mostrata sul rettilineo del circuito del Mugello. "SF21 è un nome molto semplice, Scuderia Ferrari 2021. È anche un anno di transizione, in cui il telaio rimane congelato e questa è stata la scelta", ha spiegato Binotto. La SF21 sarà una evoluzione della triste SF1000 di quest'anno, monoposto che ha scritto la peggior stagione della Ferrari dal 1980.  

"Nel 2020 il livello di prestazioni è stato inadeguato, non all'altezza della nostra storia. Ci dispiace e ne siamo consapevoli", ha aggiunto Binotto. "Su questo fronte bisogna essere realisti, lo svantaggio dalla Mercedes è elevato. Mi aspetto avversari ancora molto forti, oltre a Mercedes e Red Bull anche McLaren, Aston Martin e Renault, non si può pensare di recuperare in così poco tempo un tale divario. Avremo una power unit completamente nuova, perché il regolamento ce lo concede, ma anche tante componenti bloccate e meno opportunità di sviluppo sull'aerodinamica. L'obiettivo è tornare ad essere almeno la terza forza". Per quanto riguarda i piloti Leclerc e Sainz, Binotto ha assicurato: "Non c'è un numero 1 e un numero 2".

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Il Gazzettino