DS 6WR, il marchio di PSA è sempre più autonomo: ecco il Suv fatto in Cina

Il Suv 6WR del marchio DS esposto al salone di Pechino
PECHINO - Il Gruppo francese PSA (Peugeot-Citroen) continuerà ad accelerare il suo sviluppo in Cina triplicando i volumi con Dongfeng entro il 2020 e completando lo sviluppo del...

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PECHINO - Il Gruppo francese PSA (Peugeot-Citroen) continuerà ad accelerare il suo sviluppo in Cina triplicando i volumi con Dongfeng entro il 2020 e completando lo sviluppo del marchio DS, che diventerà sempre più autonomo da Citroen.



In questo ambito si inquadra la presentazione al Salone di Pechino 2014 del Suv DS 6WR, crossover di categoria premium destinato inizialmente solo al mercato cinese, dove arriverà entro fine anno, affiancando sul mercato locale la DS5 (presente da settembre 2013) e la DS5LS (commercializzata da marzo 2014).

Progetto francese, costruzione asiatica. Ispirato al magnifico concept Wild Rubis, visto al Salone di Shanghai 2013, il primo Suv con marchio DS è stato ideato a Parigi ma sarà prodotto in Cina, nella fabbrica di Shenzhen. Nulla ancora è stato deciso ufficialmente sulla possibilità di uno sbarco anche in Europa, ma il design sembra studiato proprio per incontrare il favore di un pubblico globale: è fluido e omogeneo, caratterizzato da linee forti, capaci di incrociare i codici eleganti e raffinati della linea DS. Con un po’ di enfasi, la Casa francese parla di “uno stile ribelle e selvaggio ma anche perfezionista e raffinato”. Il tutto su dimensioni medie: 4,55 metri di lunghezza, 1,86 di larghezza, 1,61 di altezza, ma con un passo notevole di 2,73 metri (dovrebbe rendere la vita a bordo estremamente confortevole) e con tocchi esclusivi che impreziosiscono l’insieme.

Dettagli che fanno la differenza. A sottolineare l’esclusività, i grandi cerchi in lega da 19” e, soprattutto, le originali barre del tetto in alluminio che segnano graficamente l’altezza dell’auto, sottolineandone il dinamismo, per poi chiudersi nella carrozzeria e contribuire alla definizione del parafango posteriore. Ma si fa notare anche la nuova identità del frontale, con parafanghi cromati e griglia dal design inedito, che ospita il logo DS ed è sottolineata da una connotazione luminosa, composta da vetratura a forma di diapason e fari allo xeno. Nella parte posteriore, le luci sembrano integrate nel portellone avvolgente. Come un gioiello, il vetro del fanale posteriore è impreziosito da un dettaglio cromato che mette in risalto il design tridimensionale delle luci. La parte inferiore del portellone, infine, è sottolineata da un profilo cromato che integra una doppia uscita di scarico.


Meccanica e motori all’avanguardia. La casa francese non ha fornito dettagliate anticipazioni, ma è certo che il nuovo Suv DS sfrutterà la tecnologia di nuova generazione, utilizzando i motori a benzina THP da 160 e 200 cavalli, entrambi a iniezione diretta sequenziale, alimentata da una pompa ad alta pressione, e il turbocompressore Twin Scroll, associati a un cambio automatico a 6 rapporti. Esclusa per ora la trazione integrale, il crossover franco-cinese avrà la trazione anteriore integrata dal sistema Grip Control, che garantisce una motricità ottimale su tutti i tipi di fondo stradale, e nel contempo contribuisce a limitare consumi di carburante ed emissioni di CO2. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino