Honda, inquinamento zero. Svettano l’originale citycar “E” a batterie e la full hybrid della rinnovata Jazz

La nuova Honda E
Honda accelera. Lo fa da sempre nelle competizioni e adesso anche verso il futuro tanto da anticipare dal 2025 al 2022 l’obiettivo di elettrificare tutta la gamma in Europa...

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Honda accelera. Lo fa da sempre nelle competizioni e adesso anche verso il futuro tanto da anticipare dal 2025 al 2022 l’obiettivo di elettrificare tutta la gamma in Europa accompagnando i targhet globali per il 2030 che vedono il 15% di vendite ad emissioni zero (elettrico o idrogeno) e il 50% di ibrido (full o plug-in). Una strategia a tutto campo che prevede il lancio di 6 nuovi modelli sotto l’ombrello di E:Technology, il marchio che d’ora in poi identificherà tutte le Honda spinte almeno da un motore elettrico. Il primo atto è la Honda “E”, elettrica pura da città che in 3,89 metri concentra tutta la tecnologia del costruttore giapponese con uno stile retrò quanto elegantemente minimalista.


L’abitacolo è un salottino con ben 6 schermi, tra cui quelli dei retrovisori sostituiti da telecamere, e quelli centrali da 12,3 pollici del sistema infotelematico a intelligenza artificiale che possono essere collegati anche ad una consolle da gioco. La batteria da 35,5 kWh assicura un’autonomia di circa 200 km e ci sono due versioni: una da 100 kW e un’altra da 113 kW che scatta da 0 a 100 km/h in 8,3 s. Entrambe raggiungono 145 km/h. Il secondo atto invece è la nuova Jazz che da noi sarà venduta solo con propulsione ibrida. Lo schema è simile a quello della CR-V: la trazione prevalente è quella elettrica, con due motori da 80 kW in totale, e il motore 1.5 a benzina che subentra per ricaricare la batteria o spingere la vettura a velocità superiori. La Jazz raggiuge 175 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 9,4 secondi e dichiara un consumo di 4,5 litri/100 (WLTP) pari a 102 g/km di CO2.
La sicurezza, oltre ai dispositivi di assistenza, conta su 10 airbag tra cui uno centrale per proteggere la testa di chi occupa i posti anteriori. Come da tradizione, la disponibilità di spazio e la flessibilità dello spazio interno non hanno eguali nel segmento, grazie al sistema Magic Seats che permette di modulare il volume di carico da 298 a 1.203 litri.


Del tutto inedita è invece la variante Crosstar con assetto rialzato e look moderatamente offroad, secondo la moda del momento. Chi invece manifesta tutta la vocazione sportiva del marchio è la Civic che si aggiorna quanto basta mantenendo i motori in gamma (a benzina mille da 126 cv e 1.5 da 182 cv, diesel 1.6 da 120 cv) e sdoppiando la Type R. Ora ci sono la versione GT e la Sport Line, quest’ultima riconoscibile all’esterno per lo spoiler posteriore al posto del vistoso alettone. Il 2 litri mantiene la potenza di 320 cv, ma sono stati migliorati raffreddamento, assetto e freni inoltre c’è una versione Limited, disponibile in soli 100 esemplari. A renderla più cattiva ci pensano un allestimento specifico e un alleggerimento di 47 kg, per sfruttare ancora meglio le prestazioni di un’auto capace di raggiungere 272 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino