GuidaMI, l’apripista entra nella galassia Europcar. La prima società ad offrire questo servizio ora fa capo a Ubeeqo

Una auto di GuidaMi
MILANO - Europcar ha acquisito dall’ACI Global, attraverso la propria controllata Ubeeqo, il servizio di car sharing GuidaMi, fondato originariamente dal Comune di Milano e...

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MILANO - Europcar ha acquisito dall’ACI Global, attraverso la propria controllata Ubeeqo, il servizio di car sharing GuidaMi, fondato originariamente dal Comune di Milano e dall’azienda di trasporti Atm. La famosa società di rent-a-car, già presente nell’auto condivisa come partner operativo di Car2go, entra dunque direttamente in questo settore anche in Italia. Europcar non è la prima azienda di noleggio in assoluto a compiere questa mossa – Avis ha fatto altrettanto nel 2013 con Zipcar, la più grande società di car sharing negli USA nata nel 2000 e presente anche in Canada e alcuni paesi europei – ma è sicuramente la prima a farlo nel nostro paese schierando il marchio Ubeeqo, società acquisita a sua volta nel 2015. Nata nel 2008 a Boulogne-Bilancourt, alle Porte di Parigi, Ubeeqo è una start-up che dal 2008 offre un servizio allora pionieristico: convertire le flotte aziendali classiche, dove ogni mezzo è assegnato a utilizzatori fissi, in un parco costituito da vetture utilizzabili da tutti i dipendenti.


Oggi si chiama corporate car sharing ed è ancora uno dei business di Ubeeqo che negli anni si è avvicinata al cliente privato partendo ancora una volta da Parigi ed arrivando poi ad Amburgo, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Londra, Madrid e finalmente a Milano. Ubeeqo è un servizio di car sharing cosiddetto “station based”, ovvero con parcheggi fissi dove poter ritirare e riconsegnare la stessa vettura, ma è anche molto di più perché è – di fatto – una piattaforma di mobilità multimodale che consente di ordinare con la stessa app anche taxi, auto a noleggio con conducente (Ncc) e rent-a-car. Per quest’ultimo vale il legame con Europcar, per gli altri, gli accordi stabiliti con cooperative e operatori del settore, ma con il vantaggio di centralizzare la fatturazione, aspetto al quale sono sensibili in particolare gli utenti business che vogliono avvalersi di quei servizi di mobilità con i quali affiancare o addirittura sostituire il proprio parco aziendale.

Ed è proprio la sostituzione il concetto fondamentale che è alla base della strategia di Ubeeqo e di Europcar. «Noi siamo un’alterativa all’auto di proprietà – afferma Nadia Sillano, managing director di Ubeeqo Italia – in particolare presso quelle famiglie che hanno la seconda auto e se ne vogliono disfare». Gli fa eco, Raoul Colantoni: «Il rent-a-car è già, in qualche modo, una forma di car sharing, ma si limitava alla vacanza o all’attività lavorativa, dunque era complementare all’auto di proprietà. Oggi invece i clienti – sottolinea l’amministratore delegato di Europcar Italia – soprattutto nelle grandi città, mettono in discussione il concetto di proprietà e cominciano a pensare alla mobilità come ad un servizio. Si stanno creando perciò nuovi spazi e noi vogliamo esserci offrendo un servizio a 360 gradi». Ad Ubeeqo manca però il noleggio a lungo termine. «Non lo escludiamo a priori – risponde Colantoni – ma crediamo che si tratti più di un’auto di proprietà acquisita con un altro metodo di finanziamento».

Ubeeqo offre due sistemi di tariffazione per i privati: Easy, con canone mensile e tariffe orarie che vanno da 5 a 9 euro cui va aggiunto un costo di percorrenza se si superano i 50 km; Flexy, con canone di 5 euro al mese e tariffe orarie di 2,20-3 euro più il costo chilometrico. In entrambi i casi, ci sono anche tariffe giornaliere o pluri-giornaliere. Si può prenotare con un mese di anticipo e apertura e chiusura della vettura avvengono tramite app o con la tessera. Sono inclusi l’accesso all’Area C e il parcheggio sulle strisce gialle e blu.

La app è anche un software di fleet management per la clientela business poiché le aziende iscritte possono inserire più persone (dipendenti e collaboratori) controllando costantemente i costi. Al momento sono 90 le stazioni cui corrispondono altrettante vetture. Si va dalla Smart Fortwo alla Ford C-Max ed il 10% è elettrico. Prospettive? «Allargheremo il nostro parco – conclude Nadia Sillano – e presto inseriremo anche 10 furgoni. Fino alla fine dell’anno rimarremo solo a Milano, poi penseremo ad altre grandi città dove il car sharing è già una realtà diffusa e consolidata».

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Il Gazzettino