F1, addio a Max Mosley: presidente Fia dal 1993 al 2009. Ecclestone: «Ho perso un fratello»

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Max Mosley, presidente della Fia dal 1993 al 2009
LONDRA - È morto Max Mosley, presidente della Fia dal 1993 al 2009, all’età di 81 anni. Mosley è stato uno dei grandi protagonisti della storia della...

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LONDRA - È morto Max Mosley, presidente della Fia dal 1993 al 2009, all’età di 81 anni. Mosley è stato uno dei grandi protagonisti della storia della Formula 1, a cominciare dagli anni Settanta, fino al culmine della sua carriera, quando ha presieduto la Federazione Internazionale dell’automobile, subentrando al francese Jean-Marie Balestre nell’ottobre del 1993. Mosley è stato presidente della Fia per 16 anni ed ha di certo lasciato un segno indelebile per la sua lunga e controversa carriera, anche se è stata una figura molto controversa. Mosley era figlio di Oswald, leader del partito fascista britannico. Avvocato e pilota dilettante è stato co-fondatore del team March. Dopo essersi formato come giurista, Mosley ha guidato anche in Formula 2, partecipando anche a quella nefasta gara di Hockenheim del 1968 nella quale perse la vita il leggendario Jim Clark. Un anno dopo questo incidente si ritirò e fondò la March, team che nelle sue 16 stagioni in Formula 1 conquistò tre vittorie. Mosley contribuì, insieme ad Ecclestone, a rendere la F1 lo sport internazionale che oggi conosciamo.

E, come presidente della Fia, fu tra i principali artefici della promozione dei test Euro Ncap, fondamentali per garantire la sicurezza delle auto sul mercato soprattutto dopo la morte di Ayrton Senna. Uno dei fatti più controversi che ha visto coinvolto Mosley risale al 2008 quando il tabloid News of the World pubblicò un servizio sulla sua partecipazione ad un festino in uniformi naziste. Anche se al quotidiano fu proibita la pubblicazione integrale del video, e fu inflitta una condanna al pagamento di 60.000 sterline per la violazione della privacy delle persone coinvolte. Il caso spinse però Mosley nel 2009 a non ricandidarsi alla presidenza della Fia. «Per me è come perdere un membro della famiglia, un fratello. Ha fatto una sacco di buone cose. Non solo per il motorsport, ma anche per l’industria dell’auto». Lo ha dichiarato alla Bbc l’ex patron della F1, Bernie Ecclestone parlando della morte di Max Mosley. «Era molto bravo ad assicurarsi che venissero costruite auto sicure», ha aggiunto Ecclestone. sull’ex numero uno della Fia.

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Il Gazzettino