ROMA - Enel investirà tra i 100 e i 300 milioni di euro per lo sviluppo di una rete capillare di ricarica per l’ auto elettrica, che prevede l’installazione di...
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La rete di ricarica sarà composta da colonnine Quick (22 kW) nelle aree urbane e Fast (50 kW) e Ultra Fast (150 kW), per la ricarica veloce, in quelle extraurbane. Circa l’80% dei punti di ricarica verrà installato nelle zone cittadine, di cui il 21% nelle grandi aree metropolitane e il 57% nelle altre città, e il restante 20% circa a copertura nazionale, per garantire gli spostamenti di medio e lungo raggio, nelle zone extraurbane e nelle autostrade. Tra queste ultime rientrano le stazioni di ricarica del progetto EVA+ (Electric Vehicles Arteries), co-finanziato dalla Commissione europea, che prevede l’installazione, in tre anni, di 180 punti di ricarica lungo le tratte extraurbane italiane. Nel 2018 verranno installate oltre 2500 infrastrutture di ricarica distribuite su tutto il territorio nazionale. Attualmente l’infrastruttura dell’Enel conta circa 900 colonnine in tutta Italia. Il piano nazionale verrà sviluppato in collaborazione con i Comuni e le Regioni interessate, dove Enel investirà direttamente nelle infrastrutture di ricarica, e insieme ai soggetti privati che vorranno partecipare al progetto, con un contributo da parte dell’azienda che potrà arrivare fino al 65% dell’investimento.
L’auto elettrica «è una grande innovazione assolutamente essenziale per sviluppo della nostra posizione futura». Lo ha dichiarato l’ad dell’Enel, Francesco Starace, presentando all’autodromo di Vallelunga il piano per la mobilità elettrica. «La nostra parte del compito - ha proseguito Starace - è dotare l’Italia e i Paesi in cui siamo di una infrastruttura di ricariche pubbliche e private tale da permettere ai proprietari di un’ auto elettrica di avere una vita normale e di divertirsi. Noi ci divertiamo un pò meno, perché una cosa è guidare la macchina e un’altra fare le colonnine. Ma a ognuno il suo, ci tocca la parte noiosa, ma non ci tiriamo indietro». Insomma, «vogliamo far sì che chiunque di noi voglia fare un weekend possa farlo senza dire ce la faccio a tornare indietro?’».
Per questo l’Enel punta a realizzare «un sistema moderno dappertutto, isole comprese, perché ci sono parti d’Italia che soffrono un pò di abbandono generale e non vogliamo che avvenga. Vogliamo far sì che nel 2018 o 2019 non ci sia un giornale tedesco che fa vedere un automobilista fermo in Italia perché non può ricaricare la macchina». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino