ROMA - Il design, modernissimo, sottolinea la potenza e le doti dinamiche. Le caratteristiche tecniche e il sistema di propulsione a metano ne fanno una soluzione ideale e...
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Tramite un circolo virtuoso a ciclo chiuso in cui i trattori sono alimentati usando l'energia prodotta dai loro stessi terreni e da scarti e reflui, le aziende agricole possono essere l'elemento trainante del progressivo abbandono dei veicoli alimentati a combustibili fossili. Questo concept utilizza un motore FPT Industrial appositamente sviluppato per le applicazioni agricole, capace di una potenza di 180 cv e di una coppia massima di 740 Nm, al pari del suo omologo a gasolio e monta un serbatoio per il combustibile di concezione avanzata che consente un'intera giornata di autonomia. Per produrre biometano si utilizzano, oltre alle colture energetiche, anche gli scarti di prodotti agricoli e altri rifiuti; in questo modo il carburante prodotto ha un profilo di emissioni di CO2 praticamente pari a zero e consente una riduzione dell'80% delle emissioni complessive.
Il biometano viene prodotto utilizzando un sistema ciclico che porta a una produzione neutra di CO2 e si presta particolarmente all'alimentazione dei trattoriin quanto gli agricoltori possiedono già le materie prime (colture energetiche apposite nonché rifiuti degli impianti di trattamento e scarti alimentari) e gli spazi per produrre il gas. Questo consente alle aziende agricole di essere autosufficienti anche dal punto di vista energetico, in quanto il biometano può essere bruciato anche per generare elettricità per i fabbricati dell'azienda agricola e per il riscaldamento. Il rifornimento del trattore è semplice come quello di un normale trattore diesel, utilizzando un singolo erogatore, e con tempi simili. Il nuovo trattore è stato immaginato con quello che viene definito un design 'agronomico' dai tratti futuristici.
Ne sono un esempio il cofano avvolgente, la forma della cabina ad alta visibilità, i parafanghi anteriori integrati e il pacchetto completo di luci a Led per offrire una visibilità senza paragoni durante il lavoro. Per migliorare l'ambiente operativo, aumentare il comfort e ridurre l'affaticamento, sono presenti speciali sedili anatomici e un tettuccio a cupola che permette la visione totalmente panoramica. Telecamere a 360 gradi eliminano poi la necessità degli specchietti e l'ambiente circostante viene visualizzato sul lo schermo fisso montato sul piantone dello sterzo e su un grande display panoramico suddiviso in tre distinte sezioni. Il bracciolo destro comprende i comandi integrati tra cui il joystick ergonomico per comandare il caricatore frontale; ipulsanti di selezione delle marce e delle gamme; levette idrauliche per gestire gli attrezzi montati posteriormente; regolazione della velocità; innesto e disinnesto della presa di potenza.
Delle altre due sezioni del display una visualizza i parametri del trattore - come regime della presa di potenza, altezza del sollevatore, portata idraulica e pacchetto luci - e un'altra i dati in ingresso, come quelli meteo, il controllo climatico e il pacchetto media. E come nelle ultime auto viste al CES di Las Vegas non manca il comando vocale delle principali funzioni che consente all'operatore di tenere sempre le mani sul volante per la massima sicurezza di utilizzo. Inoltre, con uno specifico software, lo smartphone diventa il collegamento tra l'ufficio dell'azienda agricola e il trattore. Lo smartphone può essere utilizzato anche per comandare il sollevatore posteriore e facilitare così l'operazione di aggancio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino