Citroën ë-C4, al volante del crossover con emissioni zero. Spazio e comfort a volontà ed una powertrain brillante

La nuova Citroën ë-C4
MILANO - Una decina d’anni fa l’auto elettrica come protagonista della mobilità del futuro fu salutata con freddezza: poco emozionale, troppo noiosa e...

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MILANO - Una decina d’anni fa l’auto elettrica come protagonista della mobilità del futuro fu salutata con freddezza: poco emozionale, troppo noiosa e “timida” per gli appassionati della guida. Oggi la situazione è diversa, e anche gli irriducibili del “da casello a casello” potrebbero cambiato idea per il moltiplicarsi di hypercar a batteria con potenze, accelerazioni e prezzi da capogiro apre nuove prospettive anche per loro. 

Comunque chi invece ama guidare per senza la pretesa di imitare Hamilton ha già di che soddisfare le proprie esigenze. Merito dell’evoluzione della “specie elettrica” che alla concretezza della mobilità pulita abbina sempre più spesso la capacità di divertire chi impugna il volante.

Ne abbiamo avuto una conferma dalla ë-C4, versione 100% elettrica della nuova Citroën di segmento C che, diventata più crossover e meno berlina, dispone a nostro avviso giocare di carte migliori rispetto alle due precedenti – e tutt’altro che indimenticabili – generazioni, peraltro eredi di una tradizione nelle vetture compatte che risale all’omonimo modello datato 1928.

Ancor prima di premere il pulsante di avviamento, della ë-C4 abbiamo apprezzato la spaziosità, propiziata dai ridotti ingombri del powertrain elettrico, e la comodità dei sedili inseriti nel programma Citroën Advaced Comfort che in movimento trova espressione anche nell’effetto “tappeto volante” generato dalle raffinate sospensioni a smorzamento idraulico progressivo di serie.

Durante il test, condotto nel cuore di Milano e sulle sue tangenziali, si è rivelata preziosa – ai fini del piacere della guida – la possibilità sia di alternare le tre modalità di guida disponibili (Eco, Normal e Sport) selezionabili tramite il comando a bilanciere sul tunnel centrale, sia di premere il contiguopulsante B che incrementa rapidità e intensità di ricarica della batterie in rilascio e in frenata.

È un’autentica “marcia in più” che da un lato prolunga l’autonomia e dall’altro accentua l’effetto freno-motore offrendo sensazioni di guida vicine a quelle – più familiari – della propulsione termica. Grazie a queste abitudini che richiedono un minimo di adattamento, la ë-C4 combina al meglio il temperamento con la sobrietà certificata dal touch pad centrale da 10 pollici che, sulla schermata dedicata al funzionamento del sistema elettrico, ha mostrato come dopo un’ora di guida nelle condizioni più diverse fossero ancora accese 7 delle 8 tacche dell’indicatore di carica.

Un dato che conferma la validità del powertrain condiviso da tutti i modelli elettrificati del “ramo francese” di Stellantis e costituito dal motore da 136 cv (100 kW) che, alimentato dalla batteria da 50 kWh, spinge la ë-C4 fino alla velocità massima di 150 orari con la promessa di un’autonomia di 350 km nel ciclo Wltp. Il listino prevede gli allestimenti Feel, Feel Pack e Shine che costano rispettivamente 35.400, 36.400 e 37.900 euro, da cui vanno detratti gli ecobonus statali e quelli eventualmente previsti a livello locale.

A margine del test è anche stata presentata Free2Move eSolutions. nuova società del gruppo Stellantis. Si tratta di una partnership tra Fca Italy Spa ed Engie Eps finalizzata allo sviluppo di tecnologie e soluzioni per la mobilità a emissioni zero, dalla produzione e vendita di wall box di varia potenza all’offerta di innovative proposte di ricarica rivolte sia ai privati sia alla clientela professionale.

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Il Gazzettino