Corsa al bonus per auto green, già finiti quelli per le moto. Più che dimezzati i fondi per veicoli a motore termico a basse emissioni

Un'auto elettrica in ricarica
TORINO - Partenza sprint per gli ecobonus per le auto e le moto green. Nella prima giornata di operatività della piattaforma messa a disposizione dal ministero dello...

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TORINO - Partenza sprint per gli ecobonus per le auto e le moto green. Nella prima giornata di operatività della piattaforma messa a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico per prenotare gli incentivi, i fondi per acquistare le vetture a benzina e diesel con emissioni contenute di CO2 tra 61 e 135 g/km si sono più che dimezzati. Dei 170 milioni stanziati a fine giornata ne sono rimasti poco più di 70, mentre sono già esauriti i 10 milioni per le moto non elettriche. I concessionari hanno caricato le richieste arrivate da lunedì 16 maggio, giorno in cui sono scattati gli incentivi, ma anche i contratti rimasti fermi in questi mesi. Anche se il «click day» ha avuto il suo peso, il timore degli operatori del settore è che per le auto con motorizzazioni tradizioni a emissioni contenute i fondi si possano esaurire molto rapidamente.

La partenza è stata meno forte per le elettriche pure e per le ibride plug-in: per le prime restano 195 milioni a fronte dei 220 stanziati, per le seconde 207 milioni dei 225 di partenza. In questo segmento il contributo per i veicoli alimentati solo con la spina oscilla da 3 mila euro senza rottamazione a 5 mila con rottamazione, mentre per le plug-in da 2 mila a 4 mila. Anche per le moto quelle elettriche nella prima giornata risultano meno gettonate. «La lunga attesa degli incentivi, annunciati alla fine dell’anno scorso e ora finalmente operativi, non sta premiando le soluzioni elettriche, ma soprattutto le vetture con emissioni contenute e motorizzazioni tradizionali. L’andamento del primo giorno di prenotazioni conferma che per accelerare la transizione ecologica non bastano gli incentivi, ma occorre rassicurare la gente sull’effettiva possibilità di utilizzare le auto elettriche potenziando le infrastrutture di ricarica», commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.

«Al momento la fascia più gettonata è quella delle auto più tradizionali, accessibili alla clientela media, con motorizzazioni che danno più libertà e certezza di poter viaggiare anche su tratti lunghi. Pesa anche non avere messo le società di noleggio tra i beneficiari degli incentivi per le auto elettriche e ibride plug-in» osserva Gianmarco Giorda, direttore generale dell’Anfia. Tra le questioni in sospeso c’è anche quella dei tempi: perché il bonus sia valido l’immatricolazione deve avvenire entro 180 giorni, un termine che il ministro Giorgetti potrebbe prorogare. 

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Il Gazzettino