Azimut, sotto riflettori del Versilia Yachting Rendez-vous dieci gioielli da 10 a 27 metri

L'Azimut Atlantis 51
VIAREGGIO - Reduce dalla partecipazione al boat show di Palma di Majorca, dove ha messo in mostra, dal 27 aprile al primo maggio, quattro barche grazie al dealer spagnolo Marina...

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VIAREGGIO - Reduce dalla partecipazione al boat show di Palma di Majorca, dove ha messo in mostra, dal 27 aprile al primo maggio, quattro barche grazie al dealer spagnolo Marina Estrella, Azimut si prepara a “giocare in casa”, con ben 10 imbarcazioni dai 10 ai 27 metri, nella seconda edizione del Versilia Yachting Rendez-vous, in programma a Viareggio dal 10 al 13 maggio.


Obiettivo del brand controllato dalla famiglia Vitelli è consolidare la presenza sul mercato europeo e italiano, in ripresa dopo gli anni bui della grande crisi post 2008, come dimostrato dai buoni affari conclusi proprio a Palma, dove Azimut ha registrato un’affluenza al proprio stand “superiore del 20% rispetto agli anni precedenti e dove – informa con soddisfazione una nota dell’azienda – sono state vendute alcune imbarcazioni e avviate interessanti trattative”.

A Viareggio verrà presentato l’Atlantis 51, all’esordio in Italia dopo l’anteprima “a secco” al Salone di Dusseldorf. Al suo fianco gli altri gioielli della collezione Atlantis, ovvero gli sport cruiser caratterizzati dalla linea open con hard-top, nelle misure di 34, 43 e 51 piedi. Non mancheranno, a completare lo schieramento, l’Azimut 55 Fly, il Grande 27 Metri e l’Azimut S7, quest’ultimo reduce dalla spettacolare esibizione alla Design Week di Milano, dove ha recitato un ruolo da autentica star alla Triennale, guadagnandosi l’ammirazione di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di apprezzare i contenuti d’innovazione presenti nell’opera firmata da Stefano Righini (per gli esterni) e Francesco Guida (per gli interni).

In bella mostra nel salone versiliese saranno anche il Magellano 43 e il Magellano 53, imbarcazioni che hanno innovato da tempo il concetto della crociera a lungo raggio, grazie a carene capaci di navigare con efficienza a più regimi di velocità, per essere sfruttate sia in dislocamento sia in planata.

A completare la flotta ci sarà infine l’Azimut 60, yacht di 20 metri firmato da Stefano Righini, già affermatosi per le sue linee slanciate e aggressive, a cui sono state affiancate soluzioni innovative in ogni area, come le due inedite zone lounge, una a prua e una interna, e la zona dining che si trasforma in un secondo salotto.

Per il pubblico italiano la barca più attesa è comunque l’Atlantis 51, uno yacht di 16 metri con DNA da vero open, caratterizzato da uno stile aggressivo (firmato Neo Design) e tuttavia capace di offrire grandi spazi interni, grazie anche all’ampio baglio (4,5 metri). Il main deck è stato disegnato come una grande area lounge, mentre il lower deck offre tre cabine (molto luminose, grazie all’ampia finestratura) e una dinette centrale con tavolo richiudibile, che segnala questo modello come “best in class” nel suo segmento.

La sala macchine ospita due motori Volvo IPS 800 da 600 hp ciascuno che permettono di raggiungere – secondo i dati forniti dal cantiere - i 35 nodi di velocità massima e di tenere un’andatura di crociera di 32 nodi circa: prestazioni in sintonia con l’aspetto sportivo della barca, sottolineato anche dalla sovrastruttura filante.

Il secondo debutto in mare è quello dell’Azimut 55 Fly, che si caratterizza per gli esterni curati da Stefano Righini e per le geometrie più morbide degli interni, firmati invece da Achille Salvagni. Specialista di architetture d’interni, Salvagni ha basato il proprio intervento sulla volontà di proporre un senso di calma e tranquillità, enfatizzato anche dalla scelta dei materiali. Il layout della zona notte prevede tre luminose cabine nel ponte inferiore con la vip a estrema prua e l’armatoriale a tutto baglio.


Le soluzioni tecnologiche individuate dall’Innovation Lab di Azimut e inserite nel programma di sviluppo ECS (Enhanced Cruising Solutions) hanno il compito di rendere più facile la gestione della barca: in questa ottica – informa il cantiere – «l’Active Trim Control garantisce l’assetto migliore in navigazione, riducendo l’attrito e ottimizzando i consumi, mentre l’Electronic Power Steering è un sistema di timoneria elettronica con funzioni di controllo della sensibilità personalizzabili dal comandante». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino