MILANO - Prendete una Citroën spigliata e sbarazzina come la C4 Cactus. Aggiungete la «strana coppia» di padre e figlio accomunati non solo dai legami di sangue,...
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Il risultato di questa ricetta si chiama «Avventura gialla», un raid attraverso nove Paesi di Europa e Asia, che in 40 giorni ha portato Franco e Massimo Gionco da via Gattamelata, sede milanese di Citroën Italia, a Pechino, lungo un tracciato ispirato – pur con qualche inevitabile differenza, a cominciare alla località del partenza – a quello dell'epica «Crociera gialla», la spedizione del 1931 che portò 43 uomini e 14 veicoli semicingolati Citroën da Beirut alla capitale del Celeste Impero. Un'impresa titanica, portata a termine tra mille difficoltà in 10 mesi.
Oggi i tempi sono cambiati (86 anni non sono certo passati invano), ma l'impegno per i due impavidi «esploratori» trentini con le rispettive, e altrettanto determinate, compagne è stato comunque sfidante e faticoso, attraverso situazione ambientali e climatiche, oltre che condizioni del fondo strale, completamente diverse, dall'asfissiante calura dei deserti al gelo dei passi che valicano – spesso toccando altezze prossime a quella del Monte Bianco – la catena del Pamir, con il suo spettacolare corollario di «quota 7.000».
In questo lungo viaggio tra paesaggi spettacolari, ambienti suggestivi ed estremi, volti esotici e amichevoli, la C4 Cactus con il 3 cilindri PureTech 1.2 da 110 cv rigorosamente di serie (unica eccezione, la bagagliera sul tetto, indispensabile perché il bagagliaio era occupato da due pneumatici di scorta) ha assecondato senza problemi le esigenze dell'equipaggio, superando in scioltezza le asperità più insidiose grazie al Grip Control, il sistema di gestione elettronica della motricità in grado di supplire alla mancanza della trazione integrale.
Dopo 17.038 km attraverso Grecia, Turchia, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Kazakistan, Kirghizistan e Cina, la più «unconventional» delle Citroën ha imboccato la via del ritorno, con un percorso più rapido e meno stressante: un container nella stiva dell'aereo che ha riportata a casa l'avventuroso equipaggio e la Cactus dalla simbolica ed esclusiva livrea gialla personalizzata con le serigrafie che riportano la mappa e le tappe dell'impresa felicemente portata a termine.
Il Gazzettino