Australia, multe fino a 2.000 euro a chi blocca colonnine di ricarica. Pesanti sanzioni per la sosta abusiva nelle piazzole

Una colonnina di ricarica in Australia
MELBOURNE - Arriva dall’ Australia una notizia che probabilmente avrà un effetto globale: tra i primi Paesi al mondo, il governo di Canberra ha enormemente inasprito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MELBOURNE - Arriva dall’ Australia una notizia che probabilmente avrà un effetto globale: tra i primi Paesi al mondo, il governo di Canberra ha enormemente inasprito le sanzioni per la sosta abusiva davanti alle colonnine di ricarica senza utilizzarle, con una punta dell’equivalente di 2.000 euro nella zona della capitale (in Italia si arriva a 338 euro). Le multe fissate dalle autorità australiane per l’occupazione abusiva della piazzola di una stazione di ricarica varia a seconda dei territori e degli Stati: 369 dollari australiani (200 euro) nel Victoria, 2.200 dollari australiani (1.400 euro) nel New South Wales, 2.875 dollari australiani (1.800 euro) nel New South Wales Queensland e fino a 3.200 dollari australiani (circa 2.000 euro) nell’Australian Capital Territory di Canberra. Secondo Jake Whitehead, responsabile politico dell’Electric Vehicle Council of Australia, queste pesanti multe hanno inviato «un segnale molto chiaro e forte, in quanto ogni colonnina di ricarica disponibile è essenziale e preziosa per la flotta di circa 80mila veicoli elettrici nel Paese ed è necessario assicurarsi che non vengano bloccati, intenzionalmente o accidentalmente». 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino