ROMA - L'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori compie 100 anni. Era infatti il 23 giugno 1920 quando a Milano, con un manipolo di una trentina di imprese del...
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In una lettera inviata stamane alle consociate, il presidente di ANCMA Paolo Magri ha sottolineato "l'attualità dei valori della rappresentanza e dell'associazionismo, soprattutto in un momento così difficile e di fronte alle sfide che attendono l'intera industria della mobilità".
"Volgendosi indietro - si legge ancora nella missiva - la storia ci insegna che al termine delle prove più dure che ha affrontato il nostro Paese, il ritorno alla normalità è in qualche misura passato sempre attraverso il protagonismo dell'industria che ANCMA rappresenta". "Dal 1920 la nostra industria ha una voce sola e ripercorrere il lungo cammino intrapreso dall'associazione e la storia delle vertenze con le istituzioni, rileggere le sconfitte e i risultati ottenuti, - ha aggiunto Magri - ci consente anche di riflettere sul contributo determinante che ANCMA ha dato alla diffusione delle due ruote, alla promozione del loro valore sociale ed economico, come anche alla crescita delle rispettive comunità di utenti, sportivi e appassionati".
Tra gli associati ad ANCMA numerosi brand che hanno fatto e continuano a scrivere la storia imprenditoriale e sportiva in ambito ciclistico e motociclistico, eccellenze del Made in Italy nel settore dei componenti e dell'abbigliamento, ma anche le prestigiose case estere, che trovano in quello italiano uno dei mercati più importanti e significativi. L'Italia occupa saldamente la prima posizione in Europa anche in termini di produzione con 320mila moto e 2,5 milioni di biciclette che escono dagli stabilimenti presenti sul territorio nazionale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino