MARANELLO - La nuova Ferrari Portofino è bellissima e scoperta. Proprio come LaFerrari Aperta, presentata un anno fa al Salone di Parigi e dedicata al 70° compleanno...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tra le numerose attività in programma spiccava infatti una kermesse dedicata ai capolavori del marchio, una sfilata di 70 modelli tra i più prestigiosi come la 250 Gt Swb Competizione del 1960, la 275 Gts/4 «Nart» Spyder del 1967, due 288 Gto del 1983 e del 1985, oltre alla bella e potente LaFerrari del 2013, icona della Ferrari del terzo millennio.
L’evento californiano, durante il quale tra l’altro una Ferrari 315 Scaglietti 59 Spider si è piazzata al terzo posto nel Concorso, preceduta da una Mercedes-Benz S Barker Toure del 1929 e da una Packard 906 Twin Six Dietrich Convertible Victoria del 1932, è stato un passaggio chiave dell’annata di manifestazioni che ha preso il via lo scorso 12 marzo. Data che ricorda come nello stesso giorno, ma nel 1947, Enzo Ferrari abbia avviato il motore della 125 S, la prima vettura a portare il suo nome che avrebbe debuttato in pista l’11 maggio successivo, concludendo la sua gara d’esordio con quello che il «Drake» ebbe a definire, con indubbia lungimiranza, un «insuccesso promettente». Peraltro immediatamente cancellato dalla vittoria conquistata 9 giorni dopo al Gran Premio di Roma.
Era l’inizio di una leggenda che ha segnato la storia dell’automobile e che nel corso di quest’anno è stata ricordata in numerose occasioni che hanno coinvolto una sessantina di Paesi europei, a conferma di un marchio la cui notorietà e il cui prestigio non conoscono confini. Tra gli altri eventi, ricordiamo l’inaugurazione in aprile del Ferrari Land di Tarragona in Spagna, il primo parco a tema del Cavallino in Europa, piuttosto che le due prestigiose mostre in corso del rinnovato Museo Ferrari di Maranello, battezzate rispettivamente «Under the skin» («Ferrari sotto la pelle», organizzata in collaborazione con il Design Museum di Londra) e «Rosso infinito» che ripercorre la storia dell’azienda e dei suoi trionfi partendo dalla Ferrari 500 F2 con cui Alberto Ascari vinse nel 1952 il primo di una lunga serie di titoli mondiali. Ora l’attenzione torna a Maranello, dove il prossimo wekend è in programma il grande appuntamento conclusivo dell’annata celebrativa.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino