Benessere, pranayama: il respiro che rilassa la mente

Benessere, pranayama: il respiro che rilassa la mente
Se anche voi fate parte della categoria di chi non riesce mai a staccare la mente dalle incombenze e dallo stress legati al lavoro, neanche durante le vacanze, sappiate che facili...

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Se anche voi fate parte della categoria di chi non riesce mai a staccare la mente dalle incombenze e dallo stress legati al lavoro, neanche durante le vacanze, sappiate che facili tecniche di respirazione consapevole possono venire in aiuto per combattere ansia e insonnia.

Nella vita quotidiana non prestiamo la dovuta attenzione al respiro, che secondo la tradizione dello yoga è invece un ricambio energetico che giova a psiche, emozioni e ogni cellula del corpo. Il Pranayama, ovvero l’insieme di tecniche di respiro cosciente e controllato sviluppate in India e in Tibet nel corso dei secoli, è un antistress naturale, con effetti rilassanti o energizzanti. Dall’antica saggezza tibetana arriva la pratica, utilizzata anche nella mindfulness, del respiro che ci aiuta a rilassarci e ad abbandonare i pensieri ricorrenti e snervanti. In un ambiente tranquillo, come una stanza silenziosa, un patio, o una radura nella natura o all’ombra in riva al mare, si inizia la respirazione seduti in posizione comoda (a gambe incrociate, per esempio) o distesi su un tappetino.

Il segreto è chiudere gli occhi lasciando morbide le zone del viso dove somatizziamo di più la tensione: la fronte, le palpebre, i muscoli intorno alla mandibola. Si incomincia respirando in maniera lunga, lenta e profonda inspirando con le narici in 4 tempi, trattenendo l’aria (in maniera fluida, senza bloccare radicalmente il respiro) per 2 tempi e poi espirando dalla bocca per 4, 5 o 6 tempi, come ognuno si sente più confortevole. Mettersi in ascolto del proprio respiro aiuta a disintossicare la mente e a lasciare andare preoccupazioni e paure, per conciliare un riposo più sereno o ritrovare il nostro “centro” quando ci si sente sotto pressione.

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Il Gazzettino