Ecco perchè sul piano storico i morti non sono tutti uguali

Ecco perchè sul piano storico i morti non sono tutti uguali
Caro direttore, nei giorni scorsi a Valdobbiadene si è svolta una commemorazione della X Mas nel corso della quale è stata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Caro direttore,

nei giorni scorsi a Valdobbiadene si è svolta una commemorazione della X Mas nel corso della quale è stata anche scoperta una lapide. Il fatto ha scatenato alcune polemiche anche a causa della presenza alla celebrazione dell'assessore regionale veneta Elena Donazzan. Non ho alcuna nostalgia nè simpatie neo-fasciste, ma mi chiedo: a settant’anni di distanza i morti non dovrebbero essere tutti uguali e meritare eguale rispetto?



Luigi Piovesan

Treviso




------



Caro lettore,


so di urtare la suscettibilità di qualcuno, ma i morti non sono tutti uguali. Certo, possono esserlo nella sfera degli affetti familiari e dei propri cari, non lo sono sul piano storico. Nel bilancio della storia italiana e della guerra civile che si è combattuta tra il 1943 e il 1945 non è indifferente che a prevalere siano stati gli uni (ossia gli Alleati e i partiti antifascisti) piuttosto che gli altri (ossia i nazi-fascisti ivi compresi gli uomini della X Mas). Chi parla di pacificazione declina spesso questa parola "pro domo sua" sulla scia del celebre adagio partenopeo "scurdammoce 'o passato". Ma un'autentica pacificazione, e questo vale per la Resistenza come per gli anni di piombo, si deve fondare necessariamente sul riconoscimento che la "ragione" storica stava da una parte e non dall'altra. Ciò non significa che tutti coloro che scelsero di stare dalla "parte sbagliata" fossero dei manigoldi o dei reprobi e neppure che chi stava dalla parte opposta fosse necessariamente un eroe o un salvatore della patria: anche la storia della Resistenza è stata macchiata di fatti orribili che una vulgata culturale egemonica ha cercato per decenni di nascondere o dissimulare. Ma il nostro destino, anche quello di coloro che hanno partecipato alle celebrazioni della X Mas, sarebbe stato ben diverso, e ben peggiore, se nel 1943-1945 a prevalere fossero stati i nazisti e i loro alleati e non gli Alleati e i partiti della Resistenza. Una vera pacificazione parte dal riconoscimento di questa realtà. Altrimenti è solo nostalgica propaganda. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino