Chi cambia partito deve dimettersi, ma sui casi di coscienza un parlamentare deve poter votare liberamente

Chi cambia partito deve dimettersi, ma sui casi di coscienza un parlamentare deve poter votare liberamente
Egregio direttore, deputati e senatori esercitano la loro funzione senza vincolo di mandato, afferma la Costituzione. Nei programmi del governo che forse nascerà...

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Egregio direttore,
deputati e senatori esercitano la loro funzione senza vincolo di mandato, afferma la Costituzione. Nei programmi del governo che forse nascerà prossimamente si parla di abolizione di questo principio che è nato come elemento essenziale della democrazia rappresentativa. La ratio è ovviamente legata all'ingente cambiamento di casacca di tanti parlamentari, molto mobili anche da un estremo all'alto dello schieramento politico, a volte comprati, in cerca della carega o della rielezione, comunque favoriti dalla caduta delle ideologie. Ma. è un provvedimento giusto? Temo che trasformismo e mobilità siano una conferma di una selezione carente dei nostri rappresentanti in Parlamento, molto più basata sull'adesione all'uno o all'altro leader di partito/movimento che all'esperienza e alla rappresentatività del territorio. Io credo che bisognerebbe puntare ad una migliore selezione dei nostri rappresentanti anziché abolire il vincolo di mandato. A cosa servono un migliaio di portaborse o di yesmen. Sono un costo inutile, casca il concetto di democrazia.

Aldo Mariconda
Venezia


Caro lettore

l'assenza di vincolo di mandato prevista dall'articolo 67 della Costituzione venne introdotto come presidio democratico per consentire ai parlamentari di votare liberamente, anche in modo diverso dal proprio partito, quando si presentano casi di coscienza o vanno assunte decisioni su temi particolarmente delicati sul piano etico. È un principio importante, che va mantenuto e difeso perché deputati e senatori sono rappresentanti del popolo e non possono essere equiparati a soldatini agli ordini del leader di turno, magari neppure eletto. Purtroppo soprattutto negli ultimi anni l'assenza del vincolo di mandato è stata usata da tantissimi onorevoli per cambiar casacca (10 al mese in media nell'ultima legislatura) secondo convenienze ed opportunità del momento. Per questo credo sia giusto mantenere l'assenza del vincolo di mandato ma stabilire il principio che chi abbandona il proprio gruppo per passare a un altro partito, debba automaticamente decadere dal ruolo di parlamentare. Per rispetto degli elettori e anche per non falsare l'esito del voto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino