E' sbagliato snobbare la piazza dei «Sì alla Tav». Non sono una massa di prezzolati insignificanti

E' sbagliato snobbare la piazza dei «Sì alla Tav». Non sono una massa di prezzolati insignificanti
Egregio direttore, Follow the money. Il famoso detto si potrebbe applicare alla manifestazione di Torino nella quale 7 signore completamente sconosciute, mai impegnate...

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Egregio direttore,
Follow the money. Il famoso detto si potrebbe applicare alla manifestazione di Torino nella quale 7 signore completamente sconosciute, mai impegnate politicamente, sono riuscite a trascinare in piazza forse 40 mila persone, ovvero appena l'1% della popolazione piemontese. Nessun partito dietro a questa manifestazione. Nessun contributo pubblico per affittare il palco, pagare il suolo pubblico, noleggiare l'impianto audio, stampare volantini e manifesti. Vista la immane mole di denaro che ruota intorno a questa opera è da ingenui pensare che tutto questo sia stato organizzato a spese di queste signore o con una raccolta fondi. Non sappiamo neanche che lavoro facciano nella loro vita di tutti i giorni. Unica traccia di personaggi noti era rappresentata dalle associazioni imprenditoriali, personaggi alla ricerca di una visibilità perduta, a capo di associazioni che perdono iscritti a ripetizione e che perdono tempo in manifestazioni di questo tipo ma non alzano un dito per combattere le migliaia di suicidi tra i piccoli imprenditori. Vista la pressoché nulla rilevanza istituzionale di queste signore, mi pare non siano neanche consigliere di circoscrizione, sono arrivate ad essere invitate al Quirinale. Per parlare di cosa non si sa, visto che non è chiaro quali competenze abbiano nel campo dell'ingegneria e nel settore dei trasporti.

G. P.

Caro lettore,
mi limito a una considerazione: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Se lei preferisce considerare le 30mila persone scese in piazza a Torino come una massa di prezzolati privi di peso e di rappresentanza politica è naturalmente libero di farlo. La realtà a me sembra un po' diversa ma ciascuno la interpreta come vuole. Qualche anno fa, dopo la marcia dei 40 mila della Fiat, anche alcuni sindacalisti facevano ragionamenti molto simili ai suoi. Cercando di negare il valore politico di quella manifestazione. Si è poi visto come è andata.
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Il Gazzettino