Schlein, Salvini o Conte: sulla vita privata dei leader politici il metro di giudizio deve essere lo stesso

Schlein, Salvini o Conte: sulla vita privata dei leader politici il metro di giudizio deve essere lo stesso
Egregio direttore, faccio riferimento alla sua risposta al sig. R.T. di Padova di qualche giorno fa in cui, sintetizzo, lei affermava in riferimento alla segretaria del PD che i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Egregio direttore,
faccio riferimento alla sua risposta al sig. R.T. di Padova di qualche giorno fa in cui, sintetizzo, lei affermava in riferimento alla segretaria del PD che i politici vanno giudicati per ciò che fanno nell'ambito dei loro compiti e non per come vestono o per le loro scelte economiche ed esistenziali. Ora, ammesso e non concesso, che un politico in quanto personaggio pubblico non possa essere giudicato anche per le scelte, più o meno inopportune, su come si comporta mi chiedo, ma allora ci spiegate le ore di dibattito, le infinite discussioni, le puerili derisioni e le volgari censure all'indirizzo del segretario della Lega, per il quale non ho comunque particolari affinità, in vacanza a Milano Marittima e ai suoi aperitivi al Papete? Forse parliamo sempre della solita strisciante sudditanza psicologica alle ragioni della sinistra e alla censura mirata a seconda della appartenenza politica del personaggio di turno?


Claudio Granziera
Susegana (TV)


Caro lettore,


chi fa politica e assume un ruolo di rilievo in un partito o in un governo è una figura pubblica fortemente esposta ed è quindi naturale che ogni sua scelta, anche nell'ambito della sfera privata, sia oggetto di attenzioni e di possibili critiche. Ma la invito a trovare una sola riga scritta su questo giornale in cui si criticasse o ironizzasse sulle vacanze di Matteo Salvini a Milano Marittima. Su questo tema, per quel che ci riguarda, valgono per tutti gli stessi principi e gli stessi criteri di valutazione: un leader politico è certamente tenuto ad avere anche comportamenti privati adeguati al suo ruolo, ma il giudizio, positivo o negativo che sia, sul suo valore e le sue qualità derivano da qualcosa di più importante delle sue scelte di abbigliamento o di vacanza. Vale per Salvini come per Elly Schlein o per Giuseppe Conte di cui la scorsa estate fece molto discutere la vacanza ferragostana a Cortina in un hotel a 5 stelle. Dalla sudditanza psicologia di cui lei parla ci si dimostra liberi se si applicano a tutti gli stessi criteri di giudizio e non lo si fa in base alla propria appartenenza o simpatia politica. Non ho dubbio alcuno che se fosse stata Giorgia Meloni a rivelare candidamente che pagava alcune centinaia di euro l'ora una personal shopper per sceglierle e comprarle trench, gonne e pantaloni, alcuni giornali e tv avrebbero scatenato un pandemonio mediatico ben superiore a quello che è accaduto per la segretaria del Pd. Qualcuno avrebbe chiesto forse anche le dimissioni del premier e al concertone del Primo Maggio non sarebbe mancata qualche invettiva da parte dell'"artista" militante di turno. Ma noi pensiamo con la nostra testa e siamo responsabili di ciò che scriviamo, non di ciò che scrivono o affermano altri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino