Paola Egonu merita rispetto, ma ricordi anche quel che una comunità le ha dato oltre a ciò che le è stato tolto

Paola Egonu merita rispetto, ma ricordi anche quel che una comunità le ha dato oltre a ciò che le è stato tolto
Egregio Direttore Sorprende e infastidisce che la pallavolista Egonu continui incessantemente a lamentarsi delle presunte discriminazioni razziste che subirebbe. Non mi pare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Egregio Direttore
Sorprende e infastidisce che la pallavolista Egonu continui incessantemente a lamentarsi delle presunte discriminazioni razziste che subirebbe. Non mi pare proprio che lei possa sentirsi discriminata lei che è famosa, ricca, seguita, ammirata e considerata.


I personaggi pubblici non piacciono a tutti, se ne faccia una ragione e viva nel suo eremo dorato senza lamentarsi perché le manca l'approvazione universale.
Sta cercando di accreditarsi come paladina dei diritti, lei che va a giocare in Turchia, patria della discriminazione femminile, solo per soldi, chiudendo entrambi gli occhi e stando bene attenta a non lamentarsi del razzismo nei media Turchi! Suvvia un po' di coerenza e meno protagonismo mediatico, si goda i suoi meritati privilegi e la smetta con questa manfrina.
G.L.


Caro lettore,
Paola Egonu è una straordinaria pallavolista, probabilmente la più forte al mondo. E la più famosa. Nessun giocatore di volley, maschio o femmina, ha mai avuto tanta attenzione mediatica su di se, neppure i campionissimi della inarrivabile Nazionale di Velasco. Ma resta sempre una giovanissima ragazza, con tutte le sue debolezze e le fragilità e con un percorso di vita che, prima di diventare una campionessa celebrata, è stato certamente più complicato e faticoso di quello di tanti suoi coetanei. Sono tutti aspetti che chi la critica, spesso per godere della luce riflessa della sua popolarità, tende sovente a dimenticare. Paola Egonu però dovrebbe anche comprendere, o qualcuno dovrebbe spiegarglielo, che se il suo talento è esploso, se è diventata l'atleta e la donna che conosciamo non è solo grazie al sue enormi qualità tecnico-atletiche. È merito anche di un territorio e di una comunità di uomini e donne che l'hanno accompagnata e seguita nella sua crescita di persona e di pallavolista, che l'hanno messa in condizione di esprimere al massimo le sue doti naturali. Non è così scontato.


La narrazione, emersa anche dall'ultima intervista, che lei propone di una giovane donna di colore vissuta e cresciuta in comunità pervase da pregiudizi e ostilità razziste fino al punto da farle ritenere che sia meglio non mettere al mondo un figlio, merita comunque rispetto. Ma suona ingiusta o almeno ingenerosa ai molti che non nutrono nè hanno mai nutriti sentimenti discriminatori nei suoi confronti ne' nei confronti di chiunque altro. E racconta solo un pezzo di realtà e del percorso compiuto da Paola Egonu. E di ciò che un territorio le ha anche dato. Non solo, in qualche caso, tolto.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino