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Egregio direttore,
un orso ha azzannato ed ucciso un ragazzo, mentre faceva jogging in una zona boscosa del trentino. E' un fatto tragico che ci addolora tutti. Ci è stato anche detto che nelle nostre montagne il numero di orsi sta aumentando e che la provincia di Trento ha emanato una propria sentenza: l'orso colpevole dell'omicidio verrà cercato, catturato ed ucciso. Questa decisione fa sorgere qualche perplessità: se nella costituzione dello stato italiano la pena di morte è stata bandita, ci si deve allora chiedere se vale invece per gli animali. L'orso è sicuramente l'autore dell'omicidio, ma non potrebbe essergli inflitta una pena diversa, una specie di ergastolo in un'area sufficientemente estesa, ma dalla quale non possa uscire? Ma non basta. Nei boschi ci sono appunto tanti altri esemplari di orsi. E allora che facciamo: li uccidiamo tutti? Tornano allora alla mente le grandi domande che ci si fanno, riguardo al mondo e alla natura: è l'uomo il re incontrastato del mondo? Che diritti ha l'uomo rispetto alle altre specie viventi? Ha una supremazia? E la sentenza emessa dalla provincia di Trento sulla base di quale norma è stata emessa?
Antonio Olivato
Caro lettore,
una recente riforma dell'articolo 9 della Carta costituzionale ha attribuito alla Repubblica il compito di tutelare l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi.
Il Gazzettino