Egregio direttore, la vicenda del povero orso M49 prima catturato e rinchiuso in un recinto elettrificato da cui è scappato è emblematico dell'ambiente in cui...
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la vicenda del povero orso M49 prima catturato e rinchiuso in un recinto elettrificato da cui è scappato è emblematico dell'ambiente in cui viviamo: una perenne fonte di predazione e non, come per tutte le altre specie animali del pianeta, per sopravvivere ma unicamente per diletto. Orso, lo chiamerò d'ora in poi così perchè M49 mi puzza di brutta matricola carceraria, ha la sola colpa, gravissima di questi tempi, d'essere senza fissa dimora, libero, felice di girovagare tra boschi e radure con qualche corsa tra i declivi pronti alla fienagione e piccole incursioni notturne al limitare dei centri abitati. Che strano destino: portato qua giovincello dalle sue amate foreste slovene per ripristinare l'equilibrio ambientale di quelle trentine ora, come ci ha spigato il presidente di quella regione, è considerato un grave pericolo, per il turismo in primis. E così doppietta libera all'arrembaggio! Spero che il nostro orso non sia già stato ucciso, come voci insistenti danno per certo, ma che abbia potuto riprendere a vagabondare felice e che incontri, d'ora in poi, non più noi umani, la peggior razza animale del pianeta, ma soltanto altri suoi simili, che s'innamori ed abbia figli e possa giungere alla vecchiaia sereno, come merita, specie dopo aver provato di che pasta rancida siamo fatti.
Vittore Trabucco
Treviso
Caro lettore,
non è necessario autoflagellarci per difendere l'orso. Noi esseri umani non siamo la razza animale peggiore del pianeta, siamo quella dominante. Anche se troppo spesso, purtroppo, abusiamo di questa nostra posizione di dominio. A danno innanzitutto dell'ambiente e degli altri animali. Lo stiamo facendo anche adesso nei confronti degli orsi che sono tornati, spesso per nostra stessa scelta, a popolare le nostre montagne. E che non chiedono altro che poter vivere come la natura ha insegnato loro e che noi dovremmo sforzarci di rispettare. Certo, gli orsi sono grossi famelici e se disturbati o minacciati si difendono con l'energia necessaria. Alcuni di loro, come M49, sembrano essere anche particolarmente irrequieti e un po' ribelli. Ma è sbagliato pretendere che si uniformino al nostri sistemi di vita e ai nostri equilibri. Dobbiamo accettarli per quello che sono. Orsi, appunto. Che vogliono vivere in libertà, secondo i loro ritmi naturali. E devono poterlo fare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino