Multata perché il timbra-biglietti non funzionava: è sbagliato il rapporto tra cittadini e chi eroga i servizi

Multata perché il timbra-biglietti non funzionava: è sbagliato il rapporto tra cittadini e chi eroga i servizi
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Egregio Direttore, 
oggi pomeriggio, dopo una visita ad amici, sono arrivata alla stazione ferroviaria di Terme Euganee Abano Montegrotto per prendere il regionale delle 18.34 diretto a Venezia. Appena in tempo, infatti il treno era già stato annunciato. Al binario mi sono accorta di non aver obliterato il biglietto che avevo già acquistato la mattina e allora per rimediare sono scesa nel sottopassaggio dove c'era l'obliteratrice più vicina, ma quella non funzionava. Non intendevo perdere il treno così sono ritornata subito al binario e appena prima di salire ho scritto a penna sullo spazio dedicato del biglietto: Timbratura ore 18.32 Terme Euganee Abano Montegrotto. Il treno era molto affollato ma ho trovato comunque un posto libero e lì mi sono fermata. Dopo Mestre è comparso un giovane e compassato controllore e io ho estratto dalla borsa il biglietto facendogli notare che lo avevo annullato manualmente e spiegandogli i motivi. Mi ha indicato come sul biglietto sia scritto che in tali casi il passeggero debba cercare sul treno un addetto e farselo obliterare, pena la multa. Multa di 30 euro che nonostante le mie rimostranze mi è stata appioppata senza indugio e che ho pagato subito per non avere poi maggiori complicanze. E pare sia stata anche fortunata perché se mi avessero beccata prima la multa sarebbe stata di ben 75 euro (chissà quanto dovrebbe pagare chi è senza biglietto...). No comment. Però mi rammarico che le regole - spesso vergognosamente disattese in tante situazioni molto più importanti - vengano talvolta applicate bovinamente e senza lasciare il minimo spazio a una delle doti più preziose che abbiamo: il buon senso. Ahimè.


Antonella Alberti
Lido di Venezia



Cara lettrice,

mi sembra che non sia mancato solo il buon senso. La sua vicenda è anche sintomatica di un errato concetto del rapporto tra cittadini e società erogatrici di servizi. Se la macchina che deve convalidare il biglietto è rotta la colpa è di Trenitalia, non sua. Paradossalmente chi deve essere eventualmente sanzionato è la società che non ha fornito un servizio adeguato, non il cliente che quel servizio ha correttamente pagato. Come spesso accade siamo di fronte a un'inversione di ruoli e di responsabilità. Chi ha sbagliato non solo non paga e neppure si scusa, ma si sente in diritto di multare la vittima del suo errore. E lo fa applicando discutibili regole che lui stesso ha creato per rimediare alle proprie inefficienze. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino