Egregio direttore, sono un giovane studente dell'ITT presso l'Astori di Mogliano Veneto. Come tutti i ragazzi della mia età sono appassionato di sport e di calcio....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Luca Zanus (15 anni)
Istituto Astori
Mogliano Veneto (Tv)
Caro lettore,
neppure io ho visto chissà quali atteggiamenti provocatori o di sfida nella scelta di Moise Kean di rivolgersi a braccia aperte alla curva della tifoseria cagliaritana dopo il gol. E' possibile però che qualcuno, dentro o fuori dallo stadio, abbia interpretato diversamente il gesto di Kean. Ma non è questo il problema. L'attaccante bianconero avrebbe potuto anche esultare in modo sguaiato e manifestare la sua gioia per il gol con atteggiamenti del tutto impropri. Se lo avesse fatto i tifosi cagliaritani avrebbero avuto buon gioco a rispondergli per le rime. Credo che, in quel caso, il giovane attaccante sarebbe stato anche giustamente e pesantemente sanzionato dalla Juventus e punito in modo adeguato con qualche giorno di squalifica dalla Commissione Disciplinare. Ma anche in questo caso non sarebbero stati ammissibili nè tantomeno giustificabili gli insulti e gli ululati razzisti di cui Kean è stato fatto oggetto nello stadio cagliaritano dopo il gol. Chi frequenta gli stadi sa bene che il tifo, soprattutto quello organizzato, non si limita a sostenere con cori e striscioni la propria squadra. Spesso si scaglia in modo assai colorito contro la squadra avversaria o contro qualche giocatore, superando i limiti del buon gusto e della civiltà. Nel calcio ci sono rivalità storiche e recenti che è ben difficile superare. Ma nulla, neppure il gesto più irridente o volgare, può giustificare gli insulti razzisti. E chi si macchia di questi atti non va in alcun modo compreso o giustificato. Va escluso dagli stadi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino