Caro direttore, mentre ci preoccupiamo ( giustamente, voglio sottolineare) del coranavirus e della sua diffusione in Italia e a livello globale, in Europa si sta consumando...
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Angelo Zoppis
Padova
Caro lettore, la cosidetta rotta balcanica che, principalmente attraverso la Grecia, consente l'ingresso in Europa dei migranti provenienti in larga parte dalla Siria e dal Medio Oriente, era stata quasi del tutto chiusa nel 2016, grazie soprattutto a un accordo con l'Unione europea che impegnava il governo turco a frenare nuovi flussi migratori e a costruire strutture adeguate sul proprio territorio per ospitare i richiedenti asilo. In cambio di questo impegno, l'Europa avrebbe versato 6 miliardi di euro, entro la fine del 2019, nelle casse del governo di Ankara 6 miliardi di euro. Quell'accordo, benchè molto discusso, ha garantito in questi anni indubbi risultati sul piano numerico: il flusso di migranti dalla Turchia alla Grecia è passato da oltre un milione del periodo antecedente l'intesa, ai 150mila circa del biennio 2017-2019. Ora però la Turchia ha allentato le maglie e i controlli. E il 27 febbraio ha annunciato ufficialmente di voler aprire i propri confini ai migranti intenzionati a raggiungere l'Europa, generando il caos e l'assalto ai confini greci di questi giorni con migliaia di uomini e donne che premono per essere accolti in Europa. Perchè lo ha fatto? La ragione più semplice è che Erdogan, visto che l'accordo precedente è giunto a scadenza, voglia rinegoziare un' altra intesa economico con la Ue e usi quindi i migranti come un'arma di ricatto. L'altra ragione, non disgiunta da quest'ultima, è che Erdogan intenda ottenere dai paesi europei e dalla Nato un sostegno militare-economico ( finora negato) nella complessa partita che lo vede impegnata contro la Siria di Assad. Una strategia spregiudicata a cui peraltro il leader turco ci ha abituati. Il cui prezzo ora lo sta pagando la Grecia. Più tardi, quando i migranti saranno penetrati in Europa, ricadrà anche sulle nostre spalle. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino