Le migrazioni sono un fenomeno inevitabile ma non può essere lasciato senza controllo

Le migrazioni sono un fenomeno inevitabile ma non può essere lasciato senza controllo
Egregio Direttore resta sempre attuale il problema dei migranti. Non si tratta di una novità nella storia dell'umanità: l'uomo è sempre stato in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Egregio Direttore
resta sempre attuale il problema dei migranti. Non si tratta di una novità nella storia dell'umanità: l'uomo è sempre stato in movimento, alla ricerca di migliori condizioni di vita. Le cause sono varie, talvolta dovute a fenomeni naturali, talaltra a vicende umane, guerre, rivoluzioni, carestie ecc. Vi è perciò una buona dose di malafede in coloro che propongono resistenze armate e rimedi in realtà inefficaci. Gli uomini, infatti, sono sempre stati in movimento e nessun ostacolo naturale, catene montuose, fiumi, oceani, ghiacci... è riuscito a fermarli e tanto meno le difese artificiali, fortezze, muraglie, reticolati. Solo una colpevole ignoranza e una aperta malafede possono presentare le attuali migrazioni come una invasione da poter respingere con la violenza o con qualche elemosina. Poiché pare che il rapporto con il prossimo (persona o popolo) non rientri nel campo della morale, almeno la lezione della storia dovrebbe illuminare le menti dei nostri governanti, i quali, Salvini in testa, inseguito da Di Maio, sono alla ricerca di una supremazia come, ai loro tempi (si parva licet...) Cesare e Pompeo.


Antonio Prezioso
Padova


Caro lettore,

non ci sono dubbi che nei prossimi anni l'Europa e il mondo occidentale dovranno misurarsi e fare i conti (sociali ed economici) con flussi migratori importanti. Ce lo insegna la storia, ce lo suggeriscono le condizioni di profonda instabilità politica e di estrema povertà in cui sono costretti a vivere milioni di uomini e donne nel continente africano e non solo. Ma proprio perché si tratta di un fenomeno imponente, destinato a durare nel tempo ed ad avere un forte impatto sulle nostre comunità, va affrontato e gestito. Non può essere lasciato alla libera iniziativa dei migranti, dei mercanti di uomini o delle organizzazioni non governative, vere o presunte che siano. Lo scontro in atto in Europa oggi sul tema dei migranti è il risultato dell'assenza di una politica europea, non di volontà di supremazia di questo o di quel leader o Paese. Per troppo tempo molte nazioni europee hanno finto che il problema migranti non esistesse o che riguardasse essenzialmente i Paesi di primo arrivo, cioè quelli, come l'Italia, più esposti sul piano geo-politico. Non è così. Non può essere così. La storia non insegna solo che le migrazioni sono sempre esistite, ma che anche nei secoli scorsi, i Paesi meta di migranti - pensiamo solo agli Stati Uniti - hanno definito rigide regole di ingresso, hanno fissato tetti massimi d'accoglienza anno per anno, si sono dotati di una strategia di accoglienza di medio e lungo periodo. Tutto ciò che, ipocritamente, l'Europa non ha voluto o saputo fare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino