Meglio la mediazione che certi uomini soli

Meglio la mediazione che certi uomini soli
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Egregio direttore,
mi confermo sempre più nell'idea che movimenti e partiti politici (in segreto) sono più che soddisfatti del mutilato Italicum (legge elettorale renziana) con il quale (quasi sicuramente) si andrà ad elezioni nel 2018. Eh sì, perché su base proporzionale anche un piccolo movimento o partito spera di prendere qualche seggio in parlamento. I più arditi (ora più che mai il M5S) si gasano del 40% di voti e quindi dell'incasso completo del premio di maggioranza. Se dovesse succedere (dato che il buon senso non è più di casa in Italia) solo così potrebbero governare indisturbati.

Ma secondo il saggio commento di Alessandro Campi (Gazzettino del 17 marzo scorso) qualcuno (il M5s) starebbe facendo i conti senza l'oste. Dovesse verificarsi l'ipotesi del M5S primo partito al di sotto del 40%, con incarico presidenziale di formare un esecutivo, come la metteranno? E qui penso caschi l'asino anche per il M5S. Soltanto che (come osserva argutamente Campi) ce la venderanno come: «La fine della stagione romantica ed eroica della lotta da soli contro tutti e che, a dispetto dei proclami, il prezzo del potere sia il compromesso». Già da un po' (dove hanno le mani in pasta) se le stanno sporcando a mo' di tutti. Sia fatta la volontà dell' asino!

Natalino Daniele
Rubano (Pd)


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Caro lettore,

non c'è nulla di male ad essere favorevoli al sistema proporzionale, magari con qualche soglia di sbarramento per evitare un'eccessiva frammentazione e la nascita di troppi partitini. Anzi nell'attuale sistema politico italiano in cui si confrontano almeno tre, se non quattro, poli tra loro alternativi, il sistema proporzionale è quello che può garantire una più efficace ed equilibrata rappresentanza parlamentare. Qualcuno obietterà che a risentirne è però la governabilità, ossia la garanzia di avere governi stabili e duraturi. Con il sistema proporzionale, infatti, difficilmente un partito vince e conquista da solo la maggioranza assoluta. Quasi sempre, dopo le elezioni, è necessario cercare e realizzare alleanze tra forze politiche diverse: obiettivo non sempre facile da raggiungere e, soprattutto, da preservare nel tempo. Ma la politica è anche questo: mediazione e compromesso. E di fronte alla prospettiva di certi uomini o partiti soli al comando, forse è preferibile il ritorno alle vecchie alleanze di governo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino