Un nome per le ex popolari Montegrappa Banca

Un nome per le ex popolari Montegrappa Banca
Caro direttore, è ormai ritenuto inevitabile che si arrivi alla fusione delle due banche venete, il che non sarà certamente un parto indolore sia per le due...

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Caro direttore,
è ormai ritenuto inevitabile che si arrivi alla fusione delle due banche venete, il che non sarà certamente un parto indolore sia per le due istituzioni, sia per i cittadini che le hanno viste sorgere, e ne hanno seguito la vita sopportando in questi ultimi anni enormi sacrifici per il dissolversi quasi totale di quanto in anni di lavoro e sacrifici erano riusciti a risparmiare e ad accantonare. Sono anche da valutare attentamente le dolorose conseguenze che la fusione arrecherà a quei dipendenti e non saranno pochi - che dovranno lasciare il lavoro a seguito della inevitabile ristrutturazione societaria conseguente alla progettata fusione. Ma oltre a tutto questo non è da sottovalutare l'impatto negativo culturale che l'operazione potrà portare nella popolazione dell'ampio territorio sul quale le due realtà hanno operato da oltre cento anni: la Veneto Banca dal 1877 e la Vicentina dal 1866! Mi permetto di suggerire a chi ha il timone di comando della complessa operazione che la prospettata fusione non avvenga mediante l'incorporazione di una banca nell'altra con la inevitabile sparizione almeno formale- di una delle due, ma con la costituzione di un nuovo soggetto bancario. Il che convincerebbe i cittadini che non vi è stato alcun predominio di una banca sull'altra. La nuova banca potrebbe assumere una nuova denominazione ricordando lo storico massiccio montuoso del Grappa che osserva tutte e due dall'alto: il nuovo nome dovrebbe essere Montegrappa banca.

Battista Parolin
Montebelluna
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Caro lettore,

forse la fusione si sarebbe dovuto provare a realizzarla prima, in condizioni diverse. Ma questi ormai sono discorsi che appartengono al passato. Oggi la fusione non è inevitabile: è l'unica strada possibile. A patto però che venga raggiunto il tetto dell'80% di adesione al piano di rimborsi proposto dalle due banche. Se questo obiettivo non verrà raggiunto, anche la fusione rischia infatti di diventare un obiettivo di ardua, se non impossibile, realizzazione. Comunque il tema che lei pone, quello del nome del nuovo soggetto bancario che potrà nascere dalla fusione, ha una sua importanza. Sono già circolate alcune ipotesi: come Banca del Triveneto o Banca delle Venezia. Ora c'è anche la sua proposta: Montegrappa Banca. Ai vertici delle due banche il compito di scegliere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino