Caro direttore, non so se esiste un Garante, in fatto di trasmissioni tv. Il dubbio nasce da ciò che capita di vedere di increscioso su certi canali, tipo il 5 di Mediaset....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
non so se esiste un Garante, in fatto di trasmissioni tv. Il dubbio nasce da ciò che capita di vedere di increscioso su certi canali, tipo il 5 di Mediaset. Mi riferisco alla pubblicità inserita, senza alcun preavviso, nei momenti più toccanti. Nel film Vittoria ed Abdul, prima serata di ieri, l'interruzione irrompe nel finale, quando la regina, morente nel suo fastoso letto, chiede di poter parlare da sola col suo giovane maestro. Tutti gli astanti, figlio compreso, sono tenuti ad uscire dalla stanza. Abdul si deve avvicinare a pochi centimetri dal volto, per poter distinguere parole, emesse con una flebile voce. Il telespettatore, coinvolto nell'emozionante momento conclusivo, deve anch'egli tendere l'orecchio, oltre che cercare il telecomando, per sentire meglio. Non c'è problema, ci pensa Mediaset, ad alzare il volume. Sulla scena conclusiva irrompe un rabbioso e roboante Suv, pronto a scalare le montagne. Come definire l'arguzia dei responsabili, quella di scegliere proprio quel momento, alla faccia dell'allibito spettatore, nonché di quel regista, tutto teso a perfezionare un'opera d'arte? Ah, quando la furberia commerciale riesce a coincidere perfettamente con quello che può essere anche definito un vero e proprio atto delinquenziale!
Aldo Martorano
Venezia
Caro lettore,
credo che tutti siano infastiditi quando uno spot interrompe uno spettacolo che appassiona.
Il Gazzettino