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Egregio direttore,
opinionisti di diverso orientamento commentano l'intervento di Salvini a sostegno del governo Draghi, come di un inaspettato ripensamento, motivato dalla gravità del momento. Personalmente ritengo invece che non c'è nulla di nuovo nell'atteggiamento di Salvini che ha esordito quale rappresentante dei comunisti padani, per poi sposare la causa dell'indipendentismo padano ostentando magliette con su scritto, la Padania non è Italia, infine per poi passare alle felpe che recitano prima di tutto gli italiani . Ieri lo abbiamo visto con una nuova felpa , quella dell' europeista convinto . Ma attenzione non lasciamoci trarre in inganno pensando ad una inaspettata conversione; il governo Draghi è per Salvini l'ultima spiaggia per non vedere frantumata la sua immagine, molto deteriorata. Dal Papete ad oggi Salvini ha fatto moltissimi errori a comunciare dal suo sostegno al sovranismo europeo. Oggi dunque Salvini è costretto ad accordare fiducia a Draghi perché è in gioco la sua credibilità politica: è Salvini che ha bisogno di Draghi. Da cittadino non posso che plaudire alla sua decisione, ma non dimentico i suoi molti giri di valzer.
Aldo Sisto
Mestre
Caro lettore,
quanto di tattico o di strategico ci sia nelle scelte di Salvini di questi giorni lo vedremo presto.
Il Gazzettino