La sentenza del tribunale che azzerra il vertice M5s è l'atto finale della storia di un partito che non è mai nato

La sentenza del tribunale che azzerra il vertice M5s è l'atto finale della storia di un partito che non è mai nato
Egregio direttore, sono fra coloro che qualche anno fa, deluso e schifato dagli altri partiti, aveva dato il suo voto al Movimento 5stelle convinto di poter dare in questo modo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Egregio direttore,
sono fra coloro che qualche anno fa, deluso e schifato dagli altri partiti, aveva dato il suo voto al Movimento 5stelle convinto di poter dare in questo modo una piccola scossa al sistema e far conoscere la mia protesta. Con il senno di poi devo riconoscere che mi ero illuso. Non credo rifarei quella scelta, era forse meglio astenersi. Certamente non avrei però mai immaginato di assistere allo spettacolo di questi giorni. Con il capo del movimento destituito non dal voto degli iscritti ma dalla sentenza di un giudice. Mai visto nulla del genere.


Gianni Fantin
Treviso


Caro lettore,


la sentenza del tribunale di Napoli che ha azzerato la nomina di Giuseppe Conte a capo del Movimento 5Stelle è una sorta di catarsi politica: il partito dei giudici decapitato da una sentenza. Difficile, anche solo un anno e mezzo fa, immaginarsi questa deriva tanto per il movimento che per l'avvocato del popolo, già premier di due governi. Ma se questo esito giudiziario era imprevedibile, lo è assai meno il declino di M5s. Che non è solo una parabola discendente sul piano dei consensi. Quello a cui stiamo assistendo è un crisi politica nel senso più ampio del termine. Anche la forma partito M5s è una bolla che sta esplodendo e la sentenza di Napoli segna forse la fine di una forza politica che non è mai stata davvero tale. E' il crepuscolo di un movimento di plastica 2.0, privo di solide radici territoriali, fondato su un'illusoria democrazia diretta via social e guidato da un capo senza storia politica, assurto da zero alla guida del governo del Paese. La politica italiana ci ha abituato a (quasi) tutto. Ma ci sono leggi non scritte che non si possono cancellare o ignorare. Con gli slogan si possono raccogliere voti, ma non bastano gli slogan per costruire una forza politica. M5s non ha saputo nè voluto dare sostanza organizzativa e politica all'enorme consenso elettorale ottenuto alle elezione politiche. E' rimasto sostanzialmente assente dai territori e privo di un vero gruppo dirigente, ostaggio delle volontà estemporanee e delle intemperanze del suo fondatore e padre-padrone. Alla fine è bastata il ricorso di tre semplici attivisti a far cadere questo fragile castello di carte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino