La donna uccisa dall'ex: l'incapacità di assumersi le proprie responsabilità da parte di chi deve tutelare i cittadini

La donna uccisa dall'ex: l'incapacità di assumersi le proprie responsabilità da parte di chi deve tutelare i cittadini
Caro direttore, se Alessandra Matteuzz fosse stata una dipendente di una qualsiasi azienda ed avesse rivolto un accorato appello al suo datore di lavoro o direttore e questi non...

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Caro direttore,
se Alessandra Matteuzz fosse stata una dipendente di una qualsiasi azienda ed avesse rivolto un accorato appello al suo datore di lavoro o direttore e questi non si fosse subito attivato per proteggerla da un potenziale pericolo, questi sarebbe stato sicuramente perseguito dal magistrato cui fosse stata affidata l'indagine per la sua barbara morte (con una, penso, assai certa e successiva condanna). Attendo, con lei, di vedere cosa avverrà nel prossimo futuro, relativamente alla Procura in cui la poverina ha rivolto la sua accorata richiesta di protezione. Avremo in tempi brevi una risposta?


F. Salomoni


Caro lettore,


la tragedia di Alessandra Mattiuzzi massacrata a martellate dal suo ex fidanzato, pone molti interrogativi e ripropone un tema purtroppo noto e diffuso: l'incapacità di assumersi le proprie responsabilità da parte di chi ha il dovere di tutelare i cittadini. Abbiamo ascoltato un magistrato dire che Tutto quello che doveva essere fatto e' stato fatto. Se così è, e francamente ne dubito, dovremmo dedurre che nel nostro Paese una donna che denuncia il proprio ex compagno dopo essere stata più volte aggredita, dopo aver ricevuto minacce di ogni tipo, dopo averlo denunciato per molestie, dopo essersi rivolta più volte alle forze dell'ordine, non ha comunque il diritto di essere difesa e tutelata. E' sufficiente, come è accaduto in questo caso, che arrivi agosto, che alcuni testimoni delle aggressioni e delle minacce siano in ferie e quindi non immediatamente rintracciabili, perché nulla accada e l'assassino sia libero di agire. Come è puntualmente e tragicamente accaduto. A me tutto questo appare indegno di un paese civile. E mi pare incredibile che nessuno si senta in dovere di assumersi la responsabilità di ciò che è accaduto. Spesso quando ci sono femminicidi o violenze in famiglia, si levano appelli alle donne: denunciate, non abbiate paura. Alessandra lo aveva fatto. Non è servito a nulla. Ma cercano di spiegarci che non è colpa di nessuno.
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Il Gazzettino