L'errore arbitrale spesso è un alibi di chi perde o vince poco

L'errore arbitrale spesso è un alibi di chi perde o vince poco
Egregio direttore, non so se potrà tollerare la mia franchezza e se vorrà pubblicare questa mia replica. Ma la sua risposta al lettore dell'altro ieri non mi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Egregio direttore,
non so se potrà tollerare la mia franchezza e se vorrà pubblicare questa mia replica. Ma la sua risposta al lettore dell'altro ieri non mi è piaciuta. Lei si è preso gioco degli arbitri di calcio. Li ha definiti agnelli sacrificali e attori di secondo piano. Insomma anche lei ha voluto partecipare allo sport nazionale: sparare sull'arbitro. Troppo facile e sbagliato. Lo dico anche per esperienza personale: gli arbitri sono un elemento fondamentale del gioco del calcio. E il più esposto. Per questo bisognerebbe che i media educassero lettori e telespettatori a rispettarli, non a denigrarli.

M.B.
Padova 

Caro lettore,

non ho denigrato proprio nessuno. Men che meno la categoria arbitrale. Al contrario. Ho cercato, fuori da ogni retorica, di descrivere quale è secondo me la difficile posizione degli arbitri di calcio oggi. E perché anche nell'epoca dell'occhio elettronico della Var sono costantemente messi sotto accusa sulla stampa, sui social, sulle TV. Non perché sbaglino più degli altri attori della gran fiera del pallone: calciatori, allenatori, dirigenti delle squadre. Ma perché sono i più indifesi e perché, in fondo, attaccarli e metterli nel mirino per i loro errori (talvolta evidenti e clamorosi: è vero) è un'attività indolore è quasi esente da rischi. Pensate se un errore decisivo sotto porta o in difesa venisse vivisezionato per intere giornate in ogni sua angolazione come avviene per le decisioni arbitrali più controverse. I tifosi si scatenerebbero subito puntando il dito contro chi critica in modo eccessivo i loro idoli. Anche le società si adombrerebbero perché così facendo, direbbe qualcuno, si incide sull'autostima del calciatore e sulla sua tenuta psicologica. E via protestando. Degli arbitri invece non si preoccupa nessuna o quasi. Dopo un errore possono essere maltrattati e tenuti sulla graticola per settimane senza che nessuno, salvo forse l'associazione degli arbitri stessi, se ne faccia un problema. Questa è la realtà. Dopodiché ci sono arbitri bravi e arbitri meno bravi. Arbitri attenti e arbitri più facilmente condizionati dal peso politico di alcune grandi società. Ma continuo a rimanere convinto che l'errore arbitrale è spesso un alibi di chi perde o vince poco. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino