L'errore arbitrale spesso è un alibi di chi perde o vince poco

Domenica 6 Maggio 2018
14
Egregio direttore,
non so se potrà tollerare la mia franchezza e se vorrà pubblicare questa mia replica. Ma la sua risposta al lettore dell'altro ieri non mi è piaciuta. Lei si è preso gioco degli arbitri di calcio. Li ha definiti agnelli sacrificali e attori di secondo piano. Insomma anche lei ha voluto partecipare allo sport nazionale: sparare sull'arbitro. Troppo facile e sbagliato. Lo dico anche per esperienza personale: gli arbitri sono un elemento fondamentale del gioco del calcio. E il più esposto. Per questo bisognerebbe che i media educassero lettori e telespettatori a rispettarli, non a denigrarli.

M.B.
Padova 

Caro lettore,
non ho denigrato proprio nessuno. Men che meno la categoria arbitrale. Al contrario. Ho cercato, fuori da ogni retorica, di descrivere quale è secondo me la difficile posizione degli arbitri di calcio oggi. E perché anche nell'epoca dell'occhio elettronico della Var sono costantemente messi sotto accusa sulla stampa, sui social, sulle TV. Non perché sbaglino più degli altri attori della gran fiera del pallone: calciatori, allenatori, dirigenti delle squadre. Ma perché sono i più indifesi e perché, in fondo, attaccarli e metterli nel mirino per i loro errori (talvolta evidenti e clamorosi: è vero) è un'attività indolore è quasi esente da rischi. Pensate se un errore decisivo sotto porta o in difesa venisse vivisezionato per intere giornate in ogni sua angolazione come avviene per le decisioni arbitrali più controverse. I tifosi si scatenerebbero subito puntando il dito contro chi critica in modo eccessivo i loro idoli. Anche le società si adombrerebbero perché così facendo, direbbe qualcuno, si incide sull'autostima del calciatore e sulla sua tenuta psicologica. E via protestando. Degli arbitri invece non si preoccupa nessuna o quasi. Dopo un errore possono essere maltrattati e tenuti sulla graticola per settimane senza che nessuno, salvo forse l'associazione degli arbitri stessi, se ne faccia un problema. Questa è la realtà. Dopodiché ci sono arbitri bravi e arbitri meno bravi. Arbitri attenti e arbitri più facilmente condizionati dal peso politico di alcune grandi società. Ma continuo a rimanere convinto che l'errore arbitrale è spesso un alibi di chi perde o vince poco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci