La sinistra italiana per rinascere deve superare il "complesso dei migliori"

IL SEGRETARIO Pd Martina
Egregio direttore, le chiedo di pubblicare questa lettera aperta al Partito Democratico "Caro Pd, sono un cittadino che,...

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Egregio direttore,
le chiedo di pubblicare questa lettera aperta al Partito Democratico

"Caro Pd, sono un cittadino che, come tanti altri, ha il cuore a sinistra, e che vorrebbe aprire un momento di riflessione. Purtroppo, ma ahimè legittimamente, la percezione che gli italiani hanno riguardo le attuali forze di centro-sinistra è lontanissima rispetto a quella che avevano fino a qualche anno fa. Il centro-sinistra, che dovrebbe essere il principale difensore degli umili e della gente comune, da tempo pare aver preso un'altra strada. Da elettore di centro-sinistra, credo che l'unico modo per invertire questa tendenza sia intraprendere un conclamato processo di rinnovamento, capace di trasformare radicalmente la percezione che i cittadini si sono fatti del Pd e del centro-sinistra in generale. Questo percorso di rinnovamento dovrebbe naturalmente, ma non solo, riguardare le persone che rappresentano il centro-sinistra stesso. Ciò non vuol dire in alcun modo mettere da parte coloro che fino ad oggi lo hanno guidato. Credo però che sia fondamentale aprire pubblicamente il Pd, in modo serio e strutturato, alla società civile. Ossia includere il mondo civico nella cogestione e nella rappresentanza del centro-sinistra che verrà. Penso all'universo dell'associazionismo e del non profit, ai sindacati, al mondo operaio, al mondo accademico, delle professioni e dell'imprenditoria. In parole povere, aprire il Pd a coloro che hanno a che fare con i problemi reali affrontati giornalmente dalle persone normali. Il centro-sinistra vero, quello fatto da persone competenti, altruiste e disinteressate, esiste ancora in questo paese, e su di voi ricade la responsabilità di farlo finalmente emergere. Aprirsi alla società civile in tutte le sue forme sarebbe la vera novità, il punto di svolta che trasformerebbe il centro-sinistra da forza politica lontana dalle persone e dalla quotidianità, in forza politica della gente. Persone nuove con facce nuove, che provengono da ciò che di meglio c'è nel nostro paese ma che vanno ad integrarsi a coloro che già hanno una riconosciuta maturità politico-istituzionale, darebbero un'immagine più umana del centro-sinistra. Un'immagine nuova, semplice, diversa. Un'immagine più bella che rispecchierebbe l'Italia migliore".
Francesco Esposito
Mestre


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Caro lettore,

pubblico con qualche, inevitabile taglio la sua appassionata lettera aperta al Pd. Non è indirizzata a me, quindi non avrei titolo per rispondere. Ma le sue parole mi suscitano alcune considerazioni. Mi limiterò a questa. Lei immagina un partito che raccolga quella che definisce «l'Italia migliore: altruista, disinteressata, competente». Un'Italia evidentemente contrapposta a un'altra Italia: egoista, incompetente e ripiegata sui propri meschini interessi. E che in quanto tale non vota a sinistra. Non le sembra una visione un po' manichea e ideologica? Da un parte i buoni, dall'altra i cattivi. Forse la realtà è più complessa. E forse per far rinascere la sinistra, occorre partire proprio da questo: superare il complesso dei migliori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino