E' comprensibile che la nostalgia per certi vecchi leader ma le classi politiche non piovono dal cielo

E' comprensibile che la nostalgia per certi vecchi leader ma le classi politiche non piovono dal cielo
Buon giorno Direttore, ho vissuto la Prima Repubblica degli anni 70-90 dei: Almirante, Berlinguer, Moro, Pertini, Fanfani, Andreotti, Anselmi, Craxi e molti altri, tutti veri...

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Buon giorno Direttore,
ho vissuto la Prima Repubblica degli anni 70-90 dei: Almirante, Berlinguer, Moro, Pertini, Fanfani, Andreotti, Anselmi, Craxi e molti altri, tutti veri Statisti ed esperti di politiche Economiche, lavoro e Sociali, mirate al bene dell’Italia e degli Italiani, alle volte impopolari e dannose alla propria immagine. Oggi sono molto deluso di tutta la attuale Classe Politica: Destra, Sinistra Centro e non schierati: incompetenti e rissosi Renzi e Salvini pur avendo ideologie politiche diverse, sono uguali, egocentrici e disfattisti, il loro ossigeno è apparire, li ritengo le 2 figure politiche più insignificanti che la seconda Repubblica ha creato, nonostante la presenza di Razzi e Scilipoti. il trio delle urlatrici: Meloni, Santanchè e la Mussolini, i rivoluzionari Borghezio e Calderoli, i principianti Di Maio e Bonafede, gli invisibili: Zingaretti e Orlando, i moderati, Berlusconi, Tajani e Gelmini; Tutti questi hanno un particolare in comune: hanno contribuito in egual misura a distruggere il sistema Sanitario, Economico e del Lavoro nel corso della seconda Repubblica, Tutti contro Tutti, sono divisi addirittura all’interno delle stesse coalizioni, un Governo che probabilmente non è all’altezza della situazione attuale, la più grave del secolo, l’opposizione che ha il solo obiettivo di mandare a casa il Governo Conte 2 a loro dire per il bene del Paese, ma in realtà a questi non importa nulla degli Italiani ma solo il potere. Negli anni 90 l’Italia era un Paese tra i più forti ed importanti al Mondo, ora ci contendiamo la maglia nera in Europa con la Grecia. Sovrapponendo i Politici della prima Repubblica a quelli della secondo non posso fare altro che provare forte delusione e tanta nostalgia.

Giuseppe Follegot

Caro lettore,
ogni classe politica è figlia del suo tempo. In un mondo senza muri e senza il collante delle ideologie, anche Giulio Andreotti sarebbe stato come minimo disorientato e con ogni probabilità non sarebbe diventato il Divo Giulio, tessitore di tante alleanze e di altrettanti intrighi, che abbiamo conosciuto. E non lo dico io: ne è convinto il suo più autorevole biografo. Lei dice di provare una profonda nostalgia per i politici della Prima Repubblica. La capisco perfettamente: la mediocrità di numerosi attuali ministri od ex ministri e di aspiranti leader è davvero sconfortante.


Come la loro volubilità in fatto di convinzioni e di posizioni politiche. Ascoltandoli capita spesso di pensare che se le ideologie sono morte, anche le idee non se la passano granché bene. Tuttavia, come qualcuno ha scritto, “la nostalgia è un archivio che rimuove i lati spigolosi dei cari vecchi giorni”. In altre parole: mentre ricordiamo il valore di politici del passato, i loro meriti, la loro capacità di visione, la loro preparazione culturale, non dobbiamo neppure dimenticare che è proprio quella classe politica che ha creato il nostro enorme debito pubblico. Ed è sempre quella classe politica che ha consentito la degenerazione del rapporto partiti-affari che ha portato all’inchiesta di Mani pulite. Non mi fraintenda: queste responsabilità non giustificano né ci possono far rivalutare la insostenibile pochezza di tanti politici attuali. Ma, soprattutto in una fase difficile come questa, ci devono e ci possono far riflettere. Perché esattamente come il Dopoguerra fece emergere e consentì di selezionare una classe dirigente in grado di far ripartire il Paese, anche oggi abbiamo questa opportunità. Ma le classi politiche non piovono dal cielo, le scelgono i cittadini. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino