La Deutsche Bank deve salvarsi da sola, con le regole della Merkel

La Deutsche Bank deve salvarsi da sola, con le regole della Merkel
Egregio direttore, sembra parafrasare il titolo di un celebre film la fonte della Comunità europea che fotografa la crisi del colosso Deutsche Bank: "situazione seria...

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Egregio direttore,
sembra parafrasare il titolo di un celebre film la fonte della Comunità europea che fotografa la crisi del colosso Deutsche Bank: "situazione seria ma non drammatica".


I titoli tossici in pancia alle banche tedesche ed europee stanno rovinando il sonno a molti cittadini comunitari. Azionisti ed obbligazionisti di Istituti che sembravano solidi come la famosa " Rocca di Gibilterra " tremano da tempo e anche i titolari di conti correnti e depositi cominciano a porsi molte domande. Anche la ventilata nuova tassa di fine anno sui rapporti con clienti, sta aumentando la sfiducia nel sistema.

Servono parole chiare e fatti concreti, prima dalla Bce e poi da tutti i governi interessati, per non rovinare i timidi segnali di ripresa con una nuova ed imprevedibile crisi che potrebbe essere ricordata come " assalto agli sportelli ".

Vittorio De Marchi
Albignasego (Pd)


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Caro lettore,
la Germania vive la contraddizione di avere il sistema produttivo più forte e dinamico d'Europa e insieme il sistema bancario tra i più fragili. Il caso Deutsche Bank è la clamorosa e più preoccupante punta dell'iceberg. Se finora la situazione è stata mantenuta relativamente sotto controllo è solo grazie a robuste iniezioni di denaro pubblico. 
Secondo dati pubblicati dal Sole 24 Ore dal 2008 ad oggi sono 197 i miliardi di euro che, a diverso titolo, il governo di Berlino ha immesso nelle sue banche. Una massa di denaro enorme che vale il 7 per cento del Pil tedesco. Tutto ciò non è però bastato a mettere in sicurezza il sistema del credito la cui debolezza rappresenta oggi un serio rischio per l'intera Europa.


Attualmente però i margini di manovra del governo di Berlino sono assai più limitati rispetto al recente passato, perché le regole europee, volute dalla stessa Merkel, vietano o riducono notevolmente i margini di intervento pubblico nelle banche. Quindi, per dirla in parole molto semplici, Deutsche Bank deve salvarsi da sola e, considerato che solo lo scorso anno ha perso 7 miliardi di euro e ha in pancia oltre 30 miliardi di titoli tossici, non si tratta di un'operazione nè semplice nè indolore. Per questo la Ue ha tutti i motivi per essere almeno seriamente preoccupata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino