A 90 anni un lettore ci racconta la sua tristezza di vivere ai tempi del Covid, ma ci spinge anche a pensare positivo

A 90 anni un lettore ci racconta la sua tristezza di vivere ai tempi del Covid, ma ci spinge anche a pensare positivo
Caro direttore, ho novant'anni, ho vissuto l'ultima guerra e non avrei mai pensato di finire la mia vita in un periodo ancor più difficile. Stiamo subendo il...

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Caro direttore,
ho novant'anni, ho vissuto l'ultima guerra e non avrei mai pensato di finire la mia vita in un periodo ancor più difficile. Stiamo subendo il Coronavirus, le chiusure dei negozi e dei bar alle 18, già tutto questo è triste, ma la cosa più grave è che le persone stanno diventando più aride, più isolate, più diffidenti. Come far fronte e migliorare questa situazione? Io mi rifugio nella preghiera, cerco di avere sempre pensieri positivi, cosa difficile... I giornali e la televisione dovrebbero almeno dare una buona notizia ogni tanto. Abbiamo bisogno di sperare in un mondo migliore. Questo vivere tra la gente con la mascherina ci rende simili ai ladri, sospettosi e paurosi di essere contagiati. Speriamo che questo triste periodo finisca presto, siamo colpevoli di tanti mali, ma non meritiamo un castigo così duro. Impariamo ad ascoltare anche la Sapienza di Dio.


Evi Spero
Venezia Lido



Caro lettore,
credo che il suo stato d'animo sia condiviso da molte persone. Anche con un dato anagrafico diverso dal suo. È sempre difficile calarsi nello stato d'animo degli altri, comprenderlo in profondità. Lei però ha vissuto un conflitto ben più cruento e assai più devastante di quella che stiamo combattendo oggi noi contro quell'infido virus chiamato Covid. Posso però capire che sia difficile da accettare l'idea di essere costretti a vivere le ultime stagioni della propria vita in un clima così triste e angosciante come quello attuale, che rende complesse tante, piccole attività quotidiane e ostacola anche i rapporti sociali. Eppure lei non si perde d'animo. Trova aiuto nella preghiera. Spera in tempi migliori. Per questo le sua parole però ci possono e ci devono essere d'aiuto. Perchè al contrario della grande maggioranza di noi, lei sa, per averla vista e vissuta in prima persona, cosa è davvero una guerra. Sa quanta violenza brutale, quanta forza distruttrice e quanta sofferenza porta con sè.


È vero come lei scrive: quelli che stiamo vivendo sono tempi difficili, densi di angoscia e di incertezze. Ma chi come lei ha attraversato un tratto di storia così lungo e così tormentato, sa anche che abbiamo la forza di risollevarci. Sa che possiamo e dobbiamo pensare positivo. Non è facile, lo sappiamo. Ma se riesce a farlo lei, perchè non dobbiamo riuscire a farlo anche noi? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino