Bisogna ritrovare fiducia nella scienza e nella ragione per sconfiggere l'isteria da Coronavirus

Bisogna ritrovare fiducia nella scienza e nella ragione per sconfiggere l'isteria da Coronavirus
Egregio direttore, qualche giorno fa il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, affermava che l'impatto dell'epidemia di Coronavirus, sull'economia del...

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Egregio direttore,
qualche giorno fa il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, affermava che l'impatto dell'epidemia di Coronavirus, sull'economia del nostro Paese, poteva essere stimato allo 0,2% del PIL. Ho la netta sensazione che, come per il passato in altri casi ( vigilanza su banche decotte ), le sue previsioni siano fuori di ogni logica. Con tutto quello che sta accadendo e valutando solo le ricadute sui molteplici fattori produttivi, finanziari e commerciali che colpiscono e colpiranno le Regioni italiane più produttive, credo che la previsione del Governatore sia sottostimata. Molto sottostimata e senza voler fare l'uccello del malaugurio.

Vittorio De Marchi
Albignasego (Pd
)


Caro lettore,
non sono in grado di dire se le previsioni del governatore della Banca d'Italia siano eccessivamente ottimistiche. Sono certo però che se continueremo a dare al mondo l'immagine di un Paese in preda al panico dilagante, a rappresentare una realtà che non c'è, a dar corda ad ogni allarmismo e a non guardare e valutare i numeri per quello che sono, probabilmente l'emergenza economica e sociale avrà effetti più gravi di quella sanitaria. Il coronavirus va combattuto con forza e determinazione. Ma ugualmente va combattuta l'isteria-virus. Quell'atteggiamento irrazionale e istintivo che, di fronte a un nemico invisibile, ci fa vedere e immaginare una minaccia in ogni dove e in ogni nostro simile. Dimenticando che non siamo più nel XV o nel XVII secolo e che, oggi a differenza di allora, abbiamo la scienza e la medicina. Questo non ci rende invincibili e invulnerabili. Ma ci da gli strumenti per difenderci. Riflettiamoci. E usiamo la nostra razionalità. Se non lo facciamo, allora sì, la nuova peste potrà davvero vincere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino