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Caro direttore, dopo l'ultimo mortificante insuccesso per il 3 a zero subito dalla Norvegia, bisogna prendere atto che, come diceva Bartali, è tutto da rifare. Non abbiamo più un bel vivaio che sforni giocatori italiani. Durante il campionato le squadre mandano in campo 11 giocatori. E siamo fortunati se tra questi ci sono uno o due italiani. Gli altri sono tutti milionari stranieri che dell'Italia apprezzano il sole, la bella vita ed i mensili a sei zeri. Ricordo quando l'Olanda aveva un prolifico vivaio dal quale sono emersi i più grandi campioni. Tutti olandesi. Si diceva che gli italiani sono un popolo di allenatori. Ora ci hanno trasformati in un popolo di spettatori... ampiamente delusi. Girano troppi soldi?
Luigi Barbieri
La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti
Caro lettore, la Norvegia è una discreta squadra, solida, fresca e ben messa in campo, arricchita da un paio di fuoriclasse (Haaland ed Odegaard) e da un talentuoso 19enne (Nusa).
Che questo disastro dipenda dai troppi soldi che girano intorno al mondo del pallone è una spiegazione che non regge. Haaland guadagna 27 milioni l'anno, eppure gioca e segna come pochi. E l'Italia non è certo il Paese dove intorno al calcio girano più milioni. No, le ragioni sono altre, anche se non facili da individuare. Nello sport spesso ci sono spesso dei cicli. Lo abbiamo visto nel tennis: per decenni non abbiamo avuto campioni, oggi abbiamo due fra i 6 più forti giocatori del mondo. Nel ciclismo siamo stati per decenni una delle nazioni dominanti, oggi fa notizia se un corridore italiano arriva fra i primi 5 in una classica o in un grande giro. Nel calcio non è molto diverso. I fuoriclasse veri scarseggiano da tempo. Forse bisogna solo aver pazienza e aspettare. E intanto cercare di portare a casa il meglio sfruttando quello (non moltissimo) che c'è.
Per un compito del genere, l'attuale commissario tecnico, il pur ottimo Spalletti, è il mister con le caratteristiche giuste? Arrivati a questo punto è lecito dubitarne. Un cambio all'inizio della corsa mondiale, prima che sia troppo tardi, potrebbe essere opportuno. Vedremo. Per il momento possiamo solo consolarci pensando che la Nazionale sconfitta dalla Norvegia 3 a 0 era troppo brutta per essere vera. Ma anche questa è solo una speranza, non una certezza. Al peggio in questi casi non c'è mai fine.
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Il Gazzettino