Egregio direttore, duro attacco portato dalla Lega al presidente di Anac in seguito alle critiche dallo stesso rivolte al nuovo Codice degli appalti approvato dal Governo per i...
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Egregio direttore,
duro attacco portato dalla Lega al presidente di Anac in seguito alle critiche dallo stesso rivolte al nuovo Codice degli appalti approvato dal Governo per i numerosi punti interrogativi che contiene.
Limiti alla trasparenza, appalti che potrebbero andare a un cugino o in cambio di un cospicuo numero di voti, innesco di un meccanismo di subappalti a cascata, rischio della sicurezza sul lavoro. Si maschera con una presunta semplificazione un surrettizio attacco programmato alla tenuta della legalità.
Ma in fin dei conti la Lega non è quel partito che negli anni ha distratto 49 milioni di euro destinati alle spese elettorali, populisticamente potrei dire soldi di tutti i cittadini, ma impegnati invece allegramente in spese e vantaggi personali. E seppur condannata al risarcimento ha ottenuto una comoda dilazione raramente concessa ad un povero disgraziato.
E allora perché stupirsi della reazione di Salvini?
Alessandro Biasioli
Caro lettore,
se sono gli slogan e i preconcetti ad animare il dibattito politico allora possiamo anche smettere di confrontarci e di discutere.
Il Gazzettino