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«Gli studi dell'invecchiamento - commenta Longo - sono cominciati migliaia di anni fa, ma si sono quasi sempre focalizzati sul perché invecchiamo e non sul perché rimaniamo giovani». Per esempio, prosegue l'esperto, «una delle teorie più quotate è quella sui radicali liberi e sui danni ossidativi causati da ossigeno e altre molecole su Dna, proteine e cellule. Come chiaro anche dal nome, queste teorie si focalizzano sul processo di deterioramento che porta l'organismo a invecchiare» e «che inizia dopo i 40-50 anni di età». Ma questo, puntualizza Longo, «non è un parametro sufficiente. Bisogna studiare anche la fase della vita umana che lo precede, caratterizzata da un funzionamento efficiente».
Lo scienziato tricolore sostiene che la conoscenza dei meccanismi che regolano quella fase della vita porterebbe non solo a un allungamento della vita sana, ma anche a quello di una vita giovane. Questo approccio emerge dalle ricerche condotte nei suoi laboratori all'Ifom di Milano e alla University of Southern California, in cui la Dieta mima digiuno «sta dimostrando non solo di proteggere vari organi e da varie patologie - si legge nella nota diffusa dall'Ifom - ma anche di promuovere un rinnovamento cellulare nell'organismo». È possibile quindi estendere il periodo di gioventù? È la sfida su cui Valter Longo e il suo team stanno lavorando. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino