Covid, in gravidanza 10-15% di forme gravi. «Iniezione sicura per madre e neonato»

Covid, in gravidanza 10-15% di forme gravi. «Iniezione sicura per madre e neonato»
Per le donne in gravidanza ricevere il vaccino anti Covid significa proteggere se stesse e il nascituro. Lo ha spiegato Antonio Lanzone, direttore Uoc di Ostetricia e Patologia...

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Per le donne in gravidanza ricevere il vaccino anti Covid significa proteggere se stesse e il nascituro. Lo ha spiegato Antonio Lanzone, direttore Uoc di Ostetricia e Patologia ostetrica Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs di Roma «Vaccinarsi in gravidanza ha un doppio scopo: non ammalarsi di Covid, che nel 10-15% dei casi può dar luogo a forme gravi tali da richiedere il ricovero della donna in terapia intensiva», ed «evitare che questa infezione possa impattare sulla salute del nascituro» perché «il Covid, come anche altre infezioni virali, può impattare sulla salute del bambino determinando ad esempio un'anemizzazione acuta o un arresto della crescita». Al Policninico si è svolta l'iniziativa 'Nascere protettì dedicata alla vaccinazione anti Sars-CoV-2 delle donne incinte. Il ministero della Salute, d'accordo con l'Istituto superiore di sanità, da fine settembre ha dato 'semaforo verdè alla vaccinazione anti-Covid in gravidanza e durante l'allattamento, ma le donne in attesa sono spesso piene di dubbi, non tanto per la loro salute, quanto per quella del nascituro.

«Le remore delle gravide nei confronti del vaccino - ha sottolineato Lanzone - non hanno nulla a che vedere con le istanze 'no-vax'. Queste donne temono per la salute del proprio bambino e assimilano la vaccinazione a qualsiasi intervento esterno, come la somministrazione di un farmaco o un esame invasivo. È il motivo per cui nasce questo incontro: dare loro tutte le spiegazioni del caso e rassicurarle completamente». «Il vaccino anti-Covid effettuato sulla mamma che aspetta un bambino - ha ribadito Gianni Vento, direttore Uoc Neonatologia del Gemelli - è sicuro sia per la mamma che per il feto e il neonato. Il vaccino induce la produzione di anticorpi che attraversano la placenta e raggiungono il feto, rendendolo più protetto dall'infezione. Gli anticorpi prodotti dalla mamma vaccinata - ha spiegato il neonatologo - arriveranno poi al neonato anche attraverso il latte materno. Non c'è alcun rischio né per il feto né per il neonato. La mamma, grazie alla vaccinazione, protegge dunque il bambino sia quando è ancora in utero, sia subito dopo la nascita, attraverso l'allattamento». 

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Il Gazzettino