Surfista colpisce con la tavola uno squalo: «Ho 63 punti, ma sono vivo e ho la mia gamba»

«Dovrei almeno aver perso una gamba». Phil Mummert, 28 anni, si sente un miracolato. Solo l’istinto di sopravvivenza lo ha spinto a lottare contro quello squalo...

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«Dovrei almeno aver perso una gamba». Phil Mummert, 28 anni, si sente un miracolato. Solo l’istinto di sopravvivenza lo ha spinto a lottare contro quello squalo bianco che lo ha attaccato mentre stava facendo surf a largo di Bunker Bay, a più di 90 chilometri da Perth, in Australia. Ha combattuto e, incredibilmente, ha avuto la meglio contro quel grosso predatore dei mari che era pronto a sbranarlo se lui non avesse reagito con coraggio e determinazione, mettendo in atto una strategia che si è dimostrata vincente.


 
Phil stava surfando quando è stato scaraventato giù dalla tavola dallo squalo. Pochi attimi e il predatore lo aveva già attaccato, mordendogli la gamba e provocandogli delle profonde ferite alla gamba. Ma l’uomo non si è perso d’animo: ha preso quello che rimaneva della sua tavola e ha infilato il pezzo di legno nella bocca dell'animale. «Ho pensato che fino a quando aveva in bocca quello non poteva mordere me - ha raccontato - Ho cercato di spingerlo più a fondo possibile e poi ho iniziato a prenderlo a pugni in testa e sul naso. Ricordo solo la sua enorme spina dorsale e quanto fosse grosso. Il mio unico istinto è stato quello di tenergli quel pezzo di tavola in bocca».

 
Fortunatamente non molto distante altri surfisti si sono accorti di quanto stava accadendo e sono arrivati in suo soccorso. In cinque lo hanno caricato su una piccola imbarcazione e lo hanno portato a riva. Phil è stato portato d’urgenza in ospedale, dove gli sono stati messi 63 punti di sutura alla gamba: «Davvero penso che non dovrei essere vivo. O perlomeno dovrei aver perso almeno una gamba». Finora quest’anno ci sono stati cinque attacchi mortali di squali in Australia.
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Il Gazzettino