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Gengive infiammate e che sanguinano potrebbero essere una spia che qualcosa non va anche a livello pressorio e aiutare a intercettare tutti quei casi in cui l'ipertensione è asintomatica, non si manifesta cioè con disturbi. Lo suggeriscono le conclusioni di uno studio condotto dal professor Francesco D'Aiuto dell' UCL Eastman Dental Institute di Londra e membro SIdP, Società Italiana di Parodontologia e Implantologia, che evidenzia come soffrire di parodontite potrebbe raddoppiare il rischio di pressione alta. Il lavoro,pubblicato su Hypertension, ha coinvolto 500 partecipanti, di cui 250 con grave parodontite. È emerso che a soffrire di pressione alta era il 14% delle persone con parodontite contro il 7% del gruppo di controllo.
«Il nostro studio - spiega l'esperto - conferma il preoccupante numero di persone che potrebbe soffrire, inconsapevolmente, di pressione alta.
«L'associazione - afferma Landi -è importante perché l'ipertensione è spesso asintomatica, quindi, trovare un 'segnalè clinico come la parodontite che suggerisca il rischio di soffrire anche di ipertensione, può favorire la diagnosi precoce e scongiurare eventi cardiovascolari».«È fondamentale -conclude Guido Grassi, presidente Siia- anche per l'internista e il medico di medicina generale inserire nella valutazione del paziente domande sullo stato di salute orale, possibile spia di un rischio parodontite»
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