La polemica sulle adozioni gay si sposta sul web. E, forse, in tribunale. Questa volta non c'entrano le rivendicazioni di coppie omosessuali, ma una fotografia «rubata» da...
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Ad accorgersi del 'furto' è lo stesso autore dello scatto - a prima vista, se decontestualizzato dal messaggio originario, omofobo - che promette di ricorrere alle vie legali contro il partito di Giorgia Meloni. Il fotografo non è proprio uno sconosciuto, ma è Oliviero Toscani che via twitter insorge: «Ma cosa salta in testa a FratellidItaIia di usare una mia fotografia per una cosa del genere? Verranno denunciati», promette. Un cinguettio che sembra più un ruggito cui seguono moltissimi commenti di denuncia per l'iniziativa di Fdi-An. Tra questi quello del responsabile comunicazione del Pd, Francesco Nicodemo, che rivolgendosi direttamente agli avversari politici ha chiesto se davvero «Oliviero Toscani sa che avete utilizzato un suo scatto per un manifesto che dire omofobo è poco?». Un manifesto, secondo Nicodemo, che fa venir voglia «di cantare 'mio fratello è figlio unico'».
La bufera che investe il social network è tale che, in serata, costringe Fdi a spiegare - prendendo le distanze - l'accaduto. «Gentile Oliviero Toscani - sottolinea infatti in una nota il responsabile comunicazione del partito, Federico Mollicone - la foto in questione è stata presa dal web da una nostra realtà locale ma non è un'iniziativa ufficiale. I ragazzi l'hanno usata perché non aveva il copyright indicato e pertanto considerata di pubblico dominio. Abbiamo dato indicazione di sostituirla. Nel merito, ci scusiamo per l'accaduto perché rispettiamo il diritto d'autore».
Ma su Twitter, le scuse, non frenano i commenti. Non tutti, a dire il vero, pro-Toscani. Alcuni, infatti, criticano lo «spregevole» uso fatto della foto dell'artista che però viene definita «vomitevole». Altri ironizzano sulla possibile richiesta di risarcimento per il mancato copyright anche se il fotografo assicura che il risarcimento sarà destinato in beneficenza. Del resto, dice conversando con l'Ansa, «non è stato dato nessun permesso. Quella foto, poi, è stata usata nel modo opposto per cui era stata fatta: erano foto redazionali per spiegare le varie possibilità di famiglia per un giornale francese. Loro invece hanno usato gli scatti in modo ignorante come sono loro».
«Non so cosa farmene delle scuse - dice - non ho nessuna intenzione di tornare indietro nella mia idea di querelarli.
Il Gazzettino