Formaldeide nei mobili. Cambia la normativa: ecco cosa bisogna fare

Formaldeide
Formaldeide nei mobili. Cambia la normativa: ecco cosa bisogna fare. La formaldeide è una sostanza presente ovunque, anche nel corpo umano, ma questa sua onnipresenza non...

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Formaldeide nei mobili. Cambia la normativa: ecco cosa bisogna fare. La formaldeide è una sostanza presente ovunque, anche nel corpo umano, ma questa sua onnipresenza non le impedisce certo di essere una delle sostanze con cui il mondo del legno e dell’arredo deve fare i conti. Di formaldeide si è tornato a parlare in queste settimane perché nel nostro Paese sono da tempo obbligatori, accettati e applicati i limiti previsti dalla classe E1 per l’emissione di formaldeide di tutti i materiali compositi a base legno, ma non tutti hanno recepito anche un altro obbligo, ovvero la dichiarazione. 


Il decreto ministeriale del 10 ottobre 2008 che regola la materia stabilisce, infatti, che tutti coloro che producono, importano o immettono sul mercato pannelli a base di legno come compensati, Mdf, Osb, truciolari, multistrati e listellari, o prodotti nei quali sono utilizzati, come porte interne, pannellature, mobili, controsoffitti, pedane e rivestimenti per blindate, sono tenuti ad allegare ai prodotti una dichiarazione di conformità che ne attesti la rispondenza alla classe E1, sulla base della norma EN 13689. Dunque non basta “essere in E1”, ma bisogna anche dichiararlo in modo esplicito.

​I tipi di colle nel mirino 
«I produttori di pannelli sono obbligati, come ben sanno, a verificare l'emissione di formaldeide rispettando le procedure della norma e a eseguire controlli di produzione - spiega Franco Bulian, vicedirettore Catas di San Giovanni al Natisone (Udine), il più importante laboratorio europeo per le prove e le certificazioni della filiera legno arredo -. La norma stabilisce precisi obblighi anche per quanti utilizzano i pannelli, tenuti a dichiarare sulla base delle certificazioni dei loro fornitori che i loro prodotti, siano essi mobili o porte, sono in classe E1. Se nei loro processi di trasformazione utilizzano colle urea-formaldeide, urea-melamina-formaldeide, melamina-formaldeide e fenolo-formaldeide, o loro combinazioni, devono invece provvedere anche ai test e ai controlli sulla produzione».

Si rishia la multa 

In pratica, ogni prodotto d’arredo che contenga pannelli a base legno deve sempre essere in qualche modo accompagnato da una attestazione che ne dichiari il rispetto dei limiti di emissione di formaldeide secondo la classe E1: chiunque non rispetti a questo obbligo è passibile di sanzioni che possono essere sia amministrative che penali. «Abbiamo precisi segnali che le autorità competenti stanno dimostrando una particolare sensibilità all’argomento - dice Bulian - ed è bene quindi che le imprese si facciano trovare preparate per evitare spiacevoli conseguenze». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino